Salerno. Fitti, 400 inquilini non pagano il Comune. Non solo alloggi popolari, ma anche locali e terreni
Sono ben 870 gli immobili di proprietà del Comune di Salerno dati in locazione nel 2016. Questo è il dato che emerge leggendo il lungo elenco reso noto ieri. Elenco in cui vengono specificati la tipologia del bene, la grandezza, il canone atteso nonché quello effettivamente percepito. Unico dato a non essere presente rispetto all’elenco […]
Sono ben 870 gli immobili di proprietà del Comune di Salerno dati in locazione nel 2016. Questo è il dato che emerge leggendo il lungo elenco reso noto ieri. Elenco in cui vengono specificati la tipologia del bene, la grandezza, il canone atteso nonché quello effettivamente percepito. Unico dato a non essere presente rispetto all’elenco del 2015 è l’indirizzo dell’immobile. Altra “dimenticanza” è quella relativa agli immobili dati in fitto alle associazioni; in questo caso non viene specificato nemmeno il nome dell’affittuario né la grandezza del locale destinato. Insomma, l’elenco c’è ma ci sono diverse e significative omissioni. Ma vediamo, comunque, quali notizie emergono da questa corposa mole di dati. La prima cosa che balza all’occhio, oltre al basso costo dei vari fitti, è che sono davvero pochi coloro che hanno ottemperato ai loro doveri. In molti hanno pagato solo in parte, altri non hanno pagato affatto. Per la precisione, i locali per i quali non risulta versato neanche un euro di canone sono 467, vale a dire poco più della metà di quelli dati in fitto. Tra questi risultano sia alloggi di edilizia residenziale pubblica, sia locali dati ad associazioni che alloggi non popolari presenti nel patrimonio. Un mancato introito considerevole, quindi, per le casse comunali. Nello specifico, su quarantaquattro associazioni che si trovano in locali di proprietà comunale soltanto quattro hanno pagato il canone di locazione. Di queste una nemmeno nella sua totalità; su 213,60 euro da dover versare ne ha pagati solo 75. Questo nonostante il fatto che i fitti non siano molto elevati. Basti pensare, ad esempio, che un’associazione l’anno scorso avrebbe dovuto pagare 72 euro e non ha provveduto. Questo fa capire l’amarezza del dirigente del settore Patrimonio, Amato, quando in commissione Trasparenza, qualche settimana fa, pose l’accento sulla situazione drammatica del patrimonio immobiliare del Comune di Salerno. Anche perché non bisogna dimenticare che dei 403 immobili rimanenti non tutti hanno pagato l’intero canone, come dimostra il caso dell’associazione appena descritto. Volendo essere precisi sono 184 coloro che hanno pagato il canone annuale per intero. Vale a dire che ci sono poco più di altri 200 affittuari che hanno versato solo in minima parte quanto dovuto. Poi ci sono casi in cui, forse perché in ritardo rispetto ad altri anni, l’affitto versato risulta superiore a quello dovuto. Ad esempio, per un alloggio sono stati registrati poco più di 12.000 euro a fronte dei 3.000 dovuti, così come in un altro caso sono stati versati circa 2.000 euro a fronte dell’affitto annuale di 85. E questa cifra ci porta a notare un’altra cosa, ovvero l’esiguo prezzo che in molti casi il Comune di Salerno applica per dare in affitto i propri immobili. Molto dipende dal fatto che si tratta di alloggi con prezzo bloccato da diversi anni. Tantissimi i casi. Ad esempio, un appartamento in via Capone di 100 metri quadri è dato in fitto a 216 euro all’anno. Oppure un altro in via Colasante di 85 metri quadri a 185 euro, sempre naturalmente annue. Ma sono tantissimi gli alloggi di edilizia residenziale che risultano di proprietà del Comune; oltre a via Capone e via Colasante, molti si trovano nel centro storico tra via Menotti, vicolo degli Amafitani, quartiere Fornelle. Ma anche nei rioni collinari, in via Irno e nella zona orientale. Alcuni appartamenti si trovano persino fuori capoluogo, sui monti Lattari o sul Cervati. Si riesce a localizzarli confrontando l’ultimo elenco con quello predisposto per il 2015. In totale sono poco più della metà dell’intero patrimonio. Poi ci sono i depositi, i locali terranei che molto spesso ospitano negozi e in questo caso beati i gestori dati i prezzi applicati in alcuni casi. Ad esempio, l’affittuario di un locale di 4020 metri quadri dovrebbe pagare 16.000 euro l’anno. Per un altro in via Salvatore d’Acquisto di 272 metri quadri gli euro da pagare in un anno sono poco più di mille. Poi a questi immobili bisogna aggiungere anche i tanti fondi e suoli di cui il Comune dispone; si tratta per lo più di fondi agricoli, tranne una serie di lotti ad Ostaglio. Insomma, un patrimonio immenso che visti i risultati riportati nell’elenco non viene appieno valorizzato. Si potrebbe introitare molto di più, già solo facendo pagare quanto dovuto. Ma per fare questo ci vorrebbe uno specifico assessore al Patrimonio, figura che al Comune di Salerno, al pari del Turismo e di altri settori importanti, non esiste e che, forse non si è voluto istituire. (La Città di Salerno)