Salerno invasa dagli ambulanti illegali. Inascoltate le proteste degli esercenti che operano nel rispetto della legge

29 marzo 2017 | 17:42
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Salerno invasa dagli ambulanti illegali. Inascoltate le proteste degli esercenti che operano nel rispetto della legge

La rabbia ha ceduto il passo allo sconforto. Perché sono anni che – nonostante denunce, tavoli tecnici, promesse, blitz di facciata e minacce di occupazioni – lo scenario resta immutato. Aniello Ciro Pietrofesa, presidente provinciale dell’Anva, l’associazione nazionale commercio su aree pubbliche, denuncia: «Più aumentano loro, più moriamo noi». Perché il commercio abusivo succhia ogni […]

La rabbia ha ceduto il passo allo sconforto. Perché sono anni che – nonostante denunce, tavoli tecnici, promesse, blitz di facciata e minacce di occupazioni – lo scenario resta immutato. Aniello Ciro Pietrofesa, presidente provinciale dell’Anva, l’associazione nazionale commercio su aree pubbliche, denuncia: «Più aumentano loro, più moriamo noi». Perché il commercio abusivo succhia ogni anno all’economia regolare della nostra provincia circa 250 milioni di euro: in Campania ci sono 3.697 operatori ufficiali, quelli irregolari si stima siano 1.350. Salerno è la seconda città dopo Caserta per presenza di abusivi, che rappresentano il 33,9 per cento degli ambulanti. Il 35 per cento sono italiani e per il restante 65 per cento extracomunitari. Lungomare e centro storico sono le zone prese d’assalto durante l’intera settimana, con un’escalation nel week end, nei festivi e in occasione di particolari manifestazioni (come Luci d’artista) che richiamano a Salerno migliaia di visitatori. «Lo scorso fine settimana non si riusciva neppure a camminare, perché il “corridoio” esterno del lungomare era ridotto a una casbah con teloni e tappeti stracolmi di mercanzia, per la gran parte contraffatta – stigmatizza il presidente del comitato di quartiere centro storico Ermanno Minoliti – Il danno è duplice: da un lato è un affondo al commercio, dall’altro al turismo, perché offriamo ai visitatori uno spettacolo veramente indecoroso». Il dito è puntato contro le forze dell’ordine: «La comandante Cantarella espone i vigili urbani al ridicolo: inviare due pattuglie con quattro vigili urbani per fronteggiare almeno quattrocento ambulanti abusivi è veramente inutile. Lo diciamo da tempo e lo ribadiamo, serve un’operazione congiunta di polizia, finanza e carabinieri. Le fiamme gialle, in particolare, dovrebbero provvedere ai sequestri, cosa che si verifica solo sporadicamente con operazioni di facciata, senza che vi sia un piano per tentare di debellare il fenomeno». Da anni l’Anva sta portando avanti una battaglia contro l’abusivismo, «ma di fatto siamo soli perché la Prefettura, a partire dal mese di agosto, ha puntualmente ignorato la nostra richiesta di un incontro per istituire un tavolo tecnico». Motivo per cui alcuni ambulanti stanno accarezzando l’ipotesi di scendere in piazza per portare gli stand in piazza Portanova e sul lungomare. I mercatali in regola sono 435 a Salerno città e quasi 6.000 in tutta la provincia, «e non ce n’è uno che goda, da un punto di vista commerciale, di buona salute. Non bastava la crisi, ci si è messa anche la concorrenza sleale di queste persone che occupano luoghi strategici della città, rubandoci così il mercato», rimarca Pietrofesa che ha strappato, nel corso di un incontro informale con il prefetto, la promessa di un’azione più incisiva. La scorsa estate, dopo un confronto a Palazzo di governo tra forze dell’ordine e amministrazione comunale, ci fu un giro di vite che sembrava aver scoraggiato gli ambulanti irregolari. Ma la pace per gli operatori del commercio su strada è durata pochissimo, perché già a fine ottobre tornò ad essere occupato anche il corso Vittorio Emanuele con bancarelle improvvisate installate perfino a una manciata di metri dal tribunale. «La situazione è insostenibile e con l’arrivo del clima mite tenderà a peggiorare – incalza Minoliti – Ormai hanno preso di mira anche via Da Procida e parte di largo Campo. In questo modo si annientano tutti i tentativi dell’amministrazione di rendere questa città appetibile per i visitatori». Ma è anche una questione di sicurezza: «I caschi bianchi non possono accollarsi l’onere di un inseguimento sul lungomare tra bambini e mamme con i passeggini. Se si vuole usare il pugno di ferro serve la collaborazione di tutti. Per questo ci chiediamo, perché la Finanza sta a guardare?». (La Città di Salerno)