Salerno. Madre e figlia aggredite dal “branco”. La dodicenne già vittima di violenze e furti a scuola
È così scossa che ha preferito lasciare Salerno per qualche giorno e rifugiarsi a casa dello zio a Napoli, insieme alla mamma. Oggi non sarà in classe la dodicenne che sabato sera sul lungomare, nella zona di Santa Teresa, è stata aggredita da un branco di coetanei, e tra i bulli presenti al pestaggio c’erano […]
È così scossa che ha preferito lasciare Salerno per qualche giorno e rifugiarsi a casa dello zio a Napoli, insieme alla mamma. Oggi non sarà in classe la dodicenne che sabato sera sul lungomare, nella zona di Santa Teresa, è stata aggredita da un branco di coetanei, e tra i bulli presenti al pestaggio c’erano anche tre o quattro compagni di classe. A postare tutto su facebook ci ha pensato lo zio, C. G. queste le sue iniziali, per denunciare ciò che è accaduto nel centro della città. Un episodio grave, anche di sfida nei confronti di chi è adulto se si considera che all’appuntamento i ragazzini hanno invitato non solo la compagna di classe ma anche la mamma, che per difendere la figlia è stata a sua volta aggredita. C’erano dai 20 ai 30 ragazzini e a raccontare com’è andata è lo zio che, sabato sera, in fretta è giunto da Napoli appena ha avuto notizia dell’aggressione. Su facebook da un lato è finita la denuncia del grave episodio di bullismo postata dallo zio della ragazzina e dall’altro è stata pubblicizzata l’avvenuta aggressione, raccontata con vanto, direttamente dai protagonisti. In chat i ragazzini che vi hanno preso parte direttamente, o che hanno assistito all’aggressione, hanno dato libero sfogo ai loro pensieri. “Siamo il Bronx di Salerno”, “Siamo talmente famosi che ne parlano i giornali”, sono alcuni dei commenti che hanno postato sul social facendosene un vanto. Un comportamento inquietante raccontato dallo zio della ragazzina. Il gruppo dovrebbe essere composto solo da minorenni e l’elenco di nomi che era su facebook sarà consegnato in Questura dallo zio della 12enne. La ragazzina viene chiamata “chiattona” e “puzzolente”, oppure mammona. «C’è la mamma che ti difende», le dicono per darle i tormenti. Sabato sera le hanno dato appuntamento e le hanno aggredite entrambe. A quanto si è appreso erano presenti quattro o cinque compagni di classe e altri amici, di cui alcuni dovrebbero essere già alle superiori. L’avevano presa di mira davanti alla scuola, le avevano già rotto gli occhiali. E venerdì, sempre a scuola, le avevano rubato i soldi che aveva riposto nella cover del cellulare. Sabato è stata raggiunta telefonicamente da uno degli amici che l’ha invitata ad un incontro. La mamma non si è fidata di quella telefonata, gli episodi di maltrattamenti e pressione psicologica erano troppi ed ha avvisato i carabinieri, che però non essendoci stata ancora l’aggressione non sono intervenuti. All’incontro con i ragazzini sul lungomare c’erano la 12enne con due compagne, la mamma e una sua amica. Dunque erano presenti pure due persone adulte. I toni erano duri e la mamma della 12enne ha invitato tutti alla calma e a chiarire. L’invito però non è stato accolto, anzi i toni si sono ulteriormente inaspriti e i ragazzini dalle offese sono passati alle mani. A colpire erano più di uno e soprattutto a prenderle è stata non solo la 12enne ma anche la mamma, intervenuta in sua difesa. Entrambe sono finite al pronto soccorso del Ruggi dove sono state medicate e dimesse con alcuni giorni di prognosi. (La Città di Salerno)