Salerno. Niente contributo, alunni dell’istituto “Vicinanza” esclusi dai corsi di vela. Protesta dei genitori
Ritorna d’attualità la questione legata al contributo volontario che le famiglie possono, se vogliono, dare alla scuola frequentata dai propri figli. Un tema che al momento sta tenendo banco proprio presso l’istituto comprensivo “Giacinto Vicinanza” di Salerno dove c’è stato, forse, un errore di comunicazione tra genitori e dirigente scolastico. Partiamo, però, dal principio: all’inizio […]
Ritorna d’attualità la questione legata al contributo volontario che le famiglie possono, se vogliono, dare alla scuola frequentata dai propri figli. Un tema che al momento sta tenendo banco proprio presso l’istituto comprensivo “Giacinto Vicinanza” di Salerno dove c’è stato, forse, un errore di comunicazione tra genitori e dirigente scolastico. Partiamo, però, dal principio: all’inizio dell’anno scolastico qualsiasi istituto può chiedere alle famiglie di versare un contributo volontario che è associato anche all’assicurazione di ogni singolo alunno. Nel caso specifico alla scuola “Vicinanza” il contributo è di 20 euro. Di questi, però, 6 euro servono per coprire le spese di assicurazione. Il pagamento del contributo, comunque, come ha ribadito più volte il dirigente scolastico Sabrina Rega, resta «a discrezione dei singoli genitori». «Noi non obblighiamo nessuno a versarlo anzi, come precisato anche in una circolare presente sul sito del nostro istituto, la cosa più importante resta l’assicurazione, perché non è coperta dall’Inail, e non il contributo in sé». Le somme versate dalle famiglie degli alunni possono essere adoperate da un preside per soli tre motivi: innovazione tecnologica, miglioramento dell’edilizia scolastica e ampliamento dell’offerta formativa. «Noi – spiega la preside Rega – sapendo in anticipo quanti genitori decidono di dare questa somma, abbiamo la possibilità di organizzare e pensare dei progetti per gli alunni e quest’anno abbiamo deciso di utilizzare il contributo per l’ampliamento dell’offerta formativa». In particolare, l’istituto comprensivo ha deciso di aderire al progetto del “Vela scuola”, volto a cercare di avvicinare i giovanissimi alla cultura nautica e ad avere un primo approccio con le nozioni di navigazione a vela. «Questo è un progetto del Ministero dell’Istruzione – precisa la dirigente scolastica – e abbiamo deciso di tesserare tutti i ragazzi gratuitamente, indipendentemente se partecipano al progetto o meno. A ogni bambino il Miur manderà un libro. Su questo progetto noi abbiamo la possibilità di innestare, con un’associazione vela del territorio, un progetto più ampio extracurriculare». Il progetto sarà articolato in cinque lezioni: tre teoriche in aula, in orario scolastico, e due presso la sede del Club velico salernitano. La polemica portata avanti da alcuni genitori di alunni dell’istituto è che secondo due classi sarebbero state escluse da questa iniziativa per il mancato pagamento del contributo volontario affermando e questo nonostante la somma non debba riguardare le attività curriculari. «A me dispiace quello che sta accadendo – precisa il dirigente scolastico – e anzi voglio anche ringraziare il 90% delle famiglie che ha deciso di dare il contributo perché significa che hanno fiducia nel nostro operato. Noi abbiamo anche l’obbligo di rendicontare in che modo spendiamo questi soldi. Il problema è che il progetto in questione è un’attività extracuriculare poiché è vero che una prima parte verrà fatta in aula, ma è anche vero che ci sarà un’altra parte che sarà fatta in acqua. Ed è proprio per questa fase che delle attività che la scuola deve sostenere dei costi, tra cui l’armatore che metterà a disposizione la barca». In realtà, come precisa anche la preside Rega, a scuola esistono due fondi: uno per pagare i docenti che tengono dei progetti che per gli alunni risultano essere totalmente gratuiti e un altro invece che viene alimentato dal contributo dei genitori per pagare gli esperti. «Durante una riunione con i rappresentanti dei genitori – conclude la dirigente scolastica – ho anche fatto presente che se le famiglie vogliono far partecipare i loro figli c’è la possibilità di far entrare in corsa le due classi inizialmente escluse». Ovviamente versando il contributo. Nel frattempo, giovedì prossimo la preside Rega ha indetto una riunione con tutti i genitori delle due classi in questione per chiarire l’intera vicenda. (La Città di Salerno)