Barricato nella sua casa in via Morelli per un cancello che, da ormai 5 anni, ostruisce il passaggio e, quindi, il collegamento con la città di Scafati. È un’odissea senza fine quella di Alfonso Cascone, scafatese 71enne con un passato nei cantieri navali di Castellammare, che da tempo cerca di sensibilizzare le istituzioni su una […]
Barricato nella sua casa in via Morelli per un cancello che, da ormai 5 anni, ostruisce il passaggio e, quindi, il collegamento con la città di Scafati. È un’odissea senza fine quella di Alfonso Cascone, scafatese 71enne con un passato nei cantieri navali di Castellammare, che da tempo cerca di sensibilizzare le istituzioni su una vicenda paradossale. Un caso che dal novembre scorso ha assunto una piega diversa, visto che Cascone è costretto a vivere attaccato a una bombola d’ossigeno 24 ore su 24 per una grave patologia respiratoria che lo ha colpito nel 2016. Il passaggio lungo il Marna, che divide la sua abitazione al resto della città, ora risulterebbe fondamentale per permettergli una vita quotidiana e non solo. «Con la strada chiusa mia moglie deve fare più di un chilometro per andare a fare la spesa. Lei non guida e dunque dobbiamo sempre approfittare della bontà dei nostri amici. Ma la cosa più grave è che l’altra arteria per raggiungere la nostra casa è stretta». Cascone ha più volte chiesto che fosse rimosso il cancello che ostruiva il passaggio sul Marna. Un passaggio sull’argine che a dire dei residenti di via Morelli era una usualità ultratrentennale. Il proprietario del cancello ha tutti i diritti di chiudere il passaggio dell’area. Da qui ha preso corpo un contenzioso. (La Città di Salerno)