Questa sera la Suprema Corte di Cassazione ha accolto il ricorso proposto dall’ex Sindaco di Scafati Angelo Pasqualino Aliberti e da Luigi e Gennaro Ridosso avverso l’ordinanza con il 25 novembre scorso la stessa Sezione del Riesame aveva parzialmente accolto l’appello proposto dalla Procura della Repubblica-DDA di Salerno, riguardo il provvedimento di rigetto di applicazione […]
Questa sera la Suprema Corte di Cassazione ha accolto il ricorso proposto dall’ex Sindaco di Scafati Angelo Pasqualino Aliberti e da Luigi e Gennaro Ridosso avverso l’ordinanza con il 25 novembre scorso la stessa Sezione del Riesame aveva parzialmente accolto l’appello proposto dalla Procura della Repubblica-DDA di Salerno, riguardo il provvedimento di rigetto di applicazione di misure cautelari emesso 28 giugno 2016 dal GIP di Salerno e conseguente alla richiesta di custodia cautelare in carcere avanzata dalla locale Procura della Repubblica nei confronti dei tre indagati tutti gravemente indiziati del delitto di cui all’art.416-ter c.p. in ordine alle consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio Comunale di Scafati (Sa), tenutesi nel 2013. La Suprema Corte, al riguardo, pur ritenendo significativo il quadro probatorio, ha ritenuto necessario un supplemento di motivazione per l’applicazione della misura cautelare disposta e, per tale motivo, ha annullato il provvedimento impugnato con rinvio degli atti al Tribunale di Salerno-Sezione del Riesame.