Sorrento, l’Avv.Maresca all’amico Pontecorvo: “per il bene di Sorrento, divenga carnefice di ciò che è stato artefice”.

10 marzo 2017 | 21:54
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Sorrento, l’Avv.Maresca all’amico Pontecorvo: “per il bene di Sorrento, divenga carnefice di ciò che è stato artefice”.
Sorrento, l’Avv.Maresca all’amico Pontecorvo: “per il bene di Sorrento, divenga carnefice di ciò che è stato artefice”.
Sorrento, l’Avv.Maresca all’amico Pontecorvo: “per il bene di Sorrento, divenga carnefice di ciò che è stato artefice”.
Sorrento, l’Avv.Maresca all’amico Pontecorvo: “per il bene di Sorrento, divenga carnefice di ciò che è stato artefice”.
Sorrento, l’Avv.Maresca all’amico Pontecorvo: “per il bene di Sorrento, divenga carnefice di ciò che è stato artefice”.
Sorrento, l’Avv.Maresca all’amico Pontecorvo: “per il bene di Sorrento, divenga carnefice di ciò che è stato artefice”.

 Inatteso, ma senz’altro opportuno, l’intervento dell’Avvocato Antonio Maresca circa le ultime dichiarazioni di Mariano Pontecorvo che come è noto sorprendentemente si è opposto al progetto della seggiovia all’interno del Vallone dei Mulini. Da un’intervista, rilasciata ad un noto blog locale,secondo Maresca, come accadde con l’acquisto del Vallone, anche in questa occasione , Pontecorvo, le cui […]

Inatteso, ma senz’altro opportuno, l’intervento dell’Avvocato Antonio Maresca circa le ultime dichiarazioni di Mariano Pontecorvo che come è noto sorprendentemente si è opposto al progetto della seggiovia all’interno del Vallone dei Mulini. Da un’intervista, rilasciata ad un noto blog locale,secondo Maresca, come accadde con l’acquisto del Vallone, anche in questa occasione , Pontecorvo, le cui indiscutibili qualità di amministratore potrebbero essere messe in altro modo a servizio della città,  risulterebbe poco convincente almeno ad una gran parte di sorrentini.

Sorrento – Dopo l’inaspettato “niet” di Mariano Pontecorvo, al progetto di realizzare una seggiovia che sorvoli anche il Vallone dei Mulini, divenuto dal 2011 di proprietà della società Il Macchenorificio di cui il Consigliere comunale ricopre la carica di amministratore, l’argomento è balzato all’improvviso agli onori della cronaca locale. Con la conseguenza che la vicenda ha contribuito a riaccendere per l’ennesima volta i riflettori su uno dei più importanti siti storici culturali, nonché di forte interesse ambientale, come il Vallone dei Mulini, che potrebbe senz’altro rappresentare, con opportuni interventi, una grande attrazione per il nostro territorio. In particolar modo una delle questioni sulla quale la cittadinanza continua a porre interrogativi riguarda proprio l’attuale proprietà e di come all’epoca si materializzò una delle operazioni immobiliari più discusse degli ultimi decenni. Sull’intera vicenda, con molto interesse registriamo, su un noto blog, l’intervento dell’ Avv .Antonio Maresca.

Sorrentino verace, l’Avv. Antonio Maresca è stato in passato spesso impegnato politicamente ,con incarichi anche da amministratore. Da sempre molto critico nei riguardi dell’attuale amministrazione comunale che ritiene essere la peggiore nella storia della citta di Sorrento. Ritiene la realizzazione della seggiovia un’opera assolutamente inutile, in quanto  non risolve alcun problema di trasporto dal porto, poiché la soluzione è nel percorso pedonale meccanizzato di collegamento con il parcheggio Lauro. La cui realizzazione e gestione, secondo l’avvocato, deve essere assolutamente pubblica.

In merito all’intervento di Mariano Pontecorvo, l’Avv. Maresca, da politico navigato e profondo conoscitore delle dinamiche che regolano il potere sociale e politicolocale, evidenzia la netta contraddizione nelle dichiarazioni del politico-imprenditore Pontecorvo anche in relazione a tale vicenda.Avendo letto l’intervento dell’amico Mariano Pontecorvo sulla questione seggiovia e rilevo con piacere che non ha perso il pregio di metterci la faccia, anche se la presenta truccata! Tuttavia rispetto ad altri che si definiscono politici/amministratori, lui almeno ha il coraggio del confronto”.- esordisce l’Avvocato Maresca  che continua il suo intervento dicendo, “Le questioni del “cittadino/imprenditore” Pontecorvo non mi interessano, quelle invece del politico/amministratore si, perché incidono direttamente sull’attività amministrativa, per cui con ausilio documentale vorrei confutare talune sue affermazioni”. A questo punto l’affondo dell’Avv.Maresca sulla questione Vallone e del suo acquisto da parte della società amministrata da Pontecorvo.” Mi sembra di ricordare che l’acquisto del Vallone venne compromesso a fine 2011, con atto registrato nel gennaio 2012 (fonte Conservatoria RR.II.) ovvero quando ancora l’Amministrazione Comunale di Sorrento annoverava tra i suoi componenti lo stesso Mariano Pontecorvo. Mi sembra ancora che nel novembre del 2011, con Determine n.1.378 e 1.379 del 23 novembre 2011 e n. 1.519 del 13 dicembre 2011 il Comune impegnò soldi pubblici (circa 33mila euro) per interventi di pulizia e messa in sicurezza del Vallone (fonte Albo Pretorio). Questo solo per affermare che credibilità politica ed amministrativa si guadagnano, innanzitutto, evitando di porre in conflitto il ruolo dell’imprenditore con quello di un amministratore della cosa pubblica e viceversa.

Da Amministratore e da politico Pontecorvo ci dice che sei anni orsono si impegnò affinché il Comune acquistasse il Vallone ma, ahi noi , ciò non fu possibile perché il bilancio non lo consentiva (ergo non v’erano i soldi). L’affermazione non convince in quanto la preparazione del bilancio di gestione, cioè la destinazione dei fondi nei vari capitoli di spesa, non è mero adempimento formale, ma è scelta politica con la quale l’Amministrazione detta le priorità di intervento. Ebbene, se non sbaglio, quella stessa “povera” amministrazione, in quegli stessi anni, decise (ed invero la storia continua ma questa è appunto un’altra storia) che era prioritario sperperare centinaia di migliaia di euro per i cosiddetti “eventi”. Infatti utilizzando fondi comunali ha speso 797mila euro nel 2011, 845mila euro nel 2012 ed oltre 1milione euro nel 2013 al netto dei finanziamenti regionali (fonte relazione di fine mandato < 2010/2015> del Sindaco Cuomo – portale trasparenza Comune di Sorrento). Per cui l’acquisto non avvenne non perché il bilancio non lo permetteva, ma perché la politica non lo consentì. Infatti, non ho ricordo – forse sono invecchiato – che l’amministratore/politico Pontecorvo o il suo Gruppo (di cui ora sembra faccia parte anche l’Assessore agli “eventi”) si sia stracciato le vesti per far sì che una parte di tale sperpero venisse invece destinato all’acquisto del Vallone cui tanto teneva. Da politico ci dice, ancora ed anche, che il suo gruppo (Il Ponte) si batte sin dal 2007 per la gestione pubblica del Parcheggio Lauro e del percorso pedonale meccanizzato di collegamento Parco Lauro–Porto, con proventi addirittura destinati a ridurre la tassazione dei cittadini. Anche questa affermazione è poco convincente e infatti senza andare molto indietro nel tempo trova smentita nell’atto di G.M. n. 8 del 21 GENNAIO 2013, votato all’unanimità dei presenti (assente l’assessore Stinga) con la quale l’Amministrazione deliberò che l’intervento per la realizzazione del percorso pedonale meccanizzato avvenisse con il metodo della concessione di progettazione esecutiva, ovvero concedendone a privati la progettazione esecutiva, l’esecuzione delle opere infrastrutturali previste nel progetto a fronte della concessione della successiva gestione dell’opera realizzata, per un periodo non superiore ai 30 anni insieme alla gestione del parcheggio Achille Lauro e servizi annessi per un pari periodo (fonte Albo Pretorio).

Tale decisione, di segno contrario alla gestione pubblica, – continua Maresca –  venne votata dal rappresentante in Giunta del Gruppo de “Il Ponte” e, quindi, con il pieno e consapevole appoggio politico anche del suo incontrastato leader. Infatti non ho ricordo di manifestazioni e/o esternazioni di dissenso da parte di gruppi politici facenti parte della maggioranza. Da politico e componente la maggioranza amministrativa non ci dice, però, allorchè bloccata dalla Regione questa nefanda scelta, quale è stata la sua reazione verso un’Amministrazione capace di perdere (?) il finanziamento regionale di oltre 11 milioni di euro e del cui recupero ho timore vista la qualità o forse la scarsa volontà di chi dovrebbe interessarsene. Anche in questo caso non ricordo prese di posizioni e conseguenze politiche.

Tanto mi è sembrato utile rammentare non per sterile polemica”, –conclude l’Avvocato Maresca – “ma affinché sia chiaro che non tutti i Sorrentini hanno l’anello al naso. Auspico che l’amico Pontecorvo, lo considero tale perché nei suoi confronti esprimo esclusivo solo e totale dissenso politico, lasci perdere le arrampicate sugli specchi a difesa dell’impossibile e prenda seriamente in considerazione di ritenere conclusa questa fase amministrativa divenendo, per il bene di Sorrento, carnefice di ciò che è stato artefice”. – fonte:politica in penisola.