Svolta nella Sanità. Si è dimesso Polimeni. De Luca verso l’incarico. La decisione passa al Governo
Joseph Polimeni, commissario di governo per il piano di rientro dal disavanzo sanitario della Regione Campania, ha annunciato ieri le sue dimissioni dall’incarico a far data dal prossimo 3 aprile. Polimeni dovrebbe diventare direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera universitaria di Siena. Polimeni ha ufficializzato la sua decisione con una lettera indirizzata ai Ministeri per la Salute […]
Joseph Polimeni, commissario di governo per il piano di rientro dal disavanzo sanitario della Regione Campania, ha annunciato ieri le sue dimissioni dall’incarico a far data dal prossimo 3 aprile. Polimeni dovrebbe diventare direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera universitaria di Siena. Polimeni ha ufficializzato la sua decisione con una lettera indirizzata ai Ministeri per la Salute ed Economia e finanze. Polimeni fu nominato commissario per la Sanità in Campania nel dicembre del 2015 insieme con il sub commissario Claudio D’Amario. Ora il governo dovrà decidere se nominare un nuovo commissario o se accogliere la richiesta avanzata dal governatore Vincenzo De Luca di ricoprire lui l’incarico di commissario, secondo quanto consente un emendamento all’ultima legge di Stabilità. «Si va verso una situazione di normalità, perché la responsabilità della gestione è in capo alla Regione e quindi non c’è spazio per i commissariamenti», ha commentato ieri De Luca. «Ci stiamo avviando – ha spiegato – alla piena responsabilizzazione della Regione nella gestione del suo sistema sanitario. Noi siamo impegnati in un lavoro di risanamento a partire dalla approvazione dei bilanci consuntivi dal 2012 e sui passi in avanti nella griglia dei Lea». De Luca ha ribadito le accuse ai commissari di governo: «Di fronte alle tante questioni emerse nella sanità nessuno in questi mesi si era accorto della presenza dei commissari…». «Finalmente per la sanità campana non ci saranno più scuse. Ora auspico che il nuovo commissario potrà con le mani, a questo punto libere, realizzare quanto fino ad oggi annunciato», ha sottolineato il segretario regionale Anaao Assomed, Bruno Zuccarelli, lanciando l’hasthag #maipiuscuse a commento delle dimissioni di Polimeni. Secondo Zuccarelli a sostituire il manager potrebbe essere il governatore De Luca ed ha espresso l’auspicio che «con commissario il governatore De Luca si possa anche arrivare alla nomina di un sub commissario che sia il più possibile vicino alla politica regionale, così da eliminare ogni distonia tra coloro che siederanno nella cabina di regia». Reazioni anche dal mondo politico: per il presidente del gruppo consiliare Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, «Polimeni si è dimesso e finalmente andrà via, ma ora la Lorenzin deve affidare a De Luca il compito di rimettere in sesto la sanità campana e la manifestazione di martedì 28 contro il commissariamento esterno ora si trasformerà in un sit in per chiedere al ministro della Salute il rispetto della legge anche per evitare ulteriori sprechi di denaro pubblico visto che i commissari esterni costano ai cittadini oltre 400mila euro l’anno tra stipendi, rimborsi e benefit vari. É da tempo che abbiamo combattuto contro la gestione fallimentare e lontana dai malati e dal personale medico campano messa in campo dagli uomini del ministro». Nettamente contrari ad un incarico a De Luca gli esponenti del Movimento Cinque Stelle: «Se il Governo dovesse nominare il presidente De Luca commissario ad acta per la sanità campana ci troveremmo di fronte all’incasso della prima cambiale in vista della campagna elettorale per le politiche. Le improvvise dimissioni del commissario Polimeni ci sembrano sospette, speriamo solo che non sia stato applicato il noto “metodo Coscioni”», dice la capogruppo Valeria Ciarambino. «Faremo le barricate se il Governo dovesse applicare l’emendamento ad De Lucam – sottolinea Ciarambino – mettendo la sanità campana nel potere assoluto del presidente. La Campania non merita quest’oltraggio. Vogliamo persone competenti e libere». (La Città di Salerno)