Trento. Uccide i figli piccoli a martellate Poi si getta da una roccia
Le vittime hanno 2 e mezzo e 4 anni: sono stati uccisi a colpi di martello. L’allarme dato dalla madre che ha trovato i corpi nella casa di famiglia nel quartiere alle Albere. L’uomo si è suicidato buttandosi dall’hotel Panorama abbandonato da tempo Due fratellini sono stati trovati morti nel loro appartamento, nel quartiere residenziale […]
Le vittime hanno 2 e mezzo e 4 anni: sono stati uccisi a colpi di martello. L’allarme dato dalla madre che ha trovato i corpi nella casa di famiglia nel quartiere alle Albere.
L’uomo si è suicidato buttandosi dall’hotel Panorama abbandonato da tempo
Due fratellini sono stati trovati morti nel loro appartamento, nel quartiere residenziale a Trento nella loro abitazione in via della Costituzione 17, alle Albere, il quartiere della città progettato da Renzo Piano. È stata la madre, Sara Failla, una veterinaria, a dare l’allarme, e adesso il magistrato di turno la sta interrogando. Secondo le prime informazioni i due piccoli , che hanno 2 e mezzo e 4 anni, sarebbero stati uccisi. Gli inquirenti stanno in questo momento interrogando la mamma; il padre, Gabriele Sorrentino, un ex carabiniere, è stato ritrovato privo di vita poco dopo le 14 morto in una scarpata a Sardagna, una zona di montagna a circa dieci minuti dalla città; si sarebbe tolto la vita gettandosi da una roccia nelle vicinanze dell’hotel Panorama, una struttura della zona in stato di abbandono. Poco prima l’auto dell’uomo era stata rintracciata poco lontano. Alcuni media locali riferiscono che il padre avrebbe ucciso i due figli a martellate.
Secondo quanto si apprende, la madre avrebbe riferito che questa mattina la coppia avrebbe dovuto firmare il rogito per l’acquisto di un appartamento. Lei ad un certo punto sarebbe uscita ed avrebbe lasciato il marito a casa con i due figli. Quando è rientrata, ha scoperto che i due bimbi erano stati uccisi. Alla base del gesto dell’uomo, sempre secondo le prime ipotesi, potrebbero esserci stati problemi economici legati proprio all’acquisto dell’appartamento. Intenzione della famiglia sarebbe stato comprare i locali proprio a fianco di quello in cui abitavano già, un attico al terzo piano. E’ possibile che Sorrentino , che di professione era operatore finanziario, avesse dei problemi finanziari a lungo nascosti alla moglie e che in occasione dell’acquisto dell’immobile sarebbero inevitabilmente emersi. Una terza figlia della coppia, tredicenne, si è salvata solo perché si trovava in gita con la scuola.
Fonte: Corriere della Sera