Agropoli. «Non è un ospedale. A maggio aprirà solo una guardia medica»

21 aprile 2017 | 18:26
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Agropoli. «Non è un ospedale. A maggio aprirà solo una guardia medica»

«Pericolo e non una tutela per i pazienti»: è questo, secondo il consigliere di minoranza Emilio Malandrino, quello che sarà il pronto soccorso di prossima attivazione ad Agropoli. «Il sindaco Alfieri – prosegue – continua nella sua ingannevole pubblicità elettorale». Si dicono «cialtronerie annunciando l’apertura del pronto soccorso, quando ciò che aprirà, se aprirà, a […]

«Pericolo e non una tutela per i pazienti»: è questo, secondo il consigliere di minoranza Emilio Malandrino, quello che sarà il pronto soccorso di prossima attivazione ad Agropoli. «Il sindaco Alfieri – prosegue – continua nella sua ingannevole pubblicità elettorale». Si dicono «cialtronerie annunciando l’apertura del pronto soccorso, quando ciò che aprirà, se aprirà, a maggio, non è nulla più che una guardia medica allargata con alcuni posti letto di appoggio in grado di sopperire a poco più di quello che si fa in un normale ambulatorio medico». Secondo Malandrino la struttura cilentana sarà dotata «indicativamente, quindi non certamente, di: un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici e infermieri; una chirurgia elettiva ridotta, che effettua interventi in day surgery o eventualmente in week surgery con la possibilità di appoggio nei letti di medicina». «Si mandano messaggi distorti sulla prevenzione vera ai cittadini – attacca Malandrino – a rischio di esporli a pericoli gravissimi e concreti derivanti da questa soluzione vergognosa. Mentono, sapendo di mentire, dicendo che questo fantomatico pronto soccorso, che per definizione tale non è, avrà a disposizione svariati posti letto, omettendo di dire però che questi serviranno solo ed esclusivamente per appoggio e transito e non certamente quale supporto a una struttura in grado di effettuare serie e risolutive emergenze essendo privi degli indispensabili e necessari reparti a supporto». «L’ospedale – sottolinea – è un’istituzione per l’assistenza sanitaria, il ricovero e la cura dei pazienti; tutt’altra cosa è la soluzione propinata alla nostra comunità». Riferendosi al sindaco Alfieri rincara la dose: «Invece di tessere elogi e sviolinate, abbia il coraggio di dire lealmente la verità al suo popolo, vada in Regione dal governatore e difenda, con forza e coscienza, per quel che ancora è possibile, la dignità di un popolo mortificato, ingannato e bistrattato da politici ambigui, che fanno della salute strumento di propaganda anziché sentimento di solidarietà dovuta». «Mi fa sorridere – replica il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri – che a parlare siano proprio coloro che, per rappresaglia politica, hanno chiuso l’ospedale di Agropoli, attraverso il direttore generale Squillante, designato da quel Cirielli per il quale l’attivissimo consigliere ricopriva l’incarico di consulente alla sanità, quando alla Regione c’era Stefano Caldoro. Capisco – sottolinea – che qualcuno sognava di fare una campagna elettorale contro il sindaco Alfieri ed il candidato sindaco Coppola ma, mi dispiace, devono rassegnarsi: Agropoli riavrà il suo pronto soccorso. Poi lotteremo affinché ci sia un ruolo importante per la nostra struttura, visto che abbiamo tutte le carte in regola per riprenderci, con gli interessi, il nostro diritto alla salute». (La Città di Salerno)