Agropoli. Attracco abusivo di natanti presso uno dei pontili comunali: l’esecutivo Alfieri approva la tariffa agevolata per contrastare il fenomeno. Dall’apposito provvedimento, votato dalla giunta, si evince che al porto turistico risultano ancora non assegnati alcuni posti di ormeggio, disponibili presso il primo pontile, lato destro visto da terra, caratterizzato da un basso fondale dello […]
Agropoli. Attracco abusivo di natanti presso uno dei pontili comunali: l’esecutivo Alfieri approva la tariffa agevolata per contrastare il fenomeno. Dall’apposito provvedimento, votato dalla giunta, si evince che al porto turistico risultano ancora non assegnati alcuni posti di ormeggio, disponibili presso il primo pontile, lato destro visto da terra, caratterizzato da un basso fondale dello specchio acqueo. La difficoltà di attracco, per determinate categorie di natanti, porta a non occupare tali posti e questo agevola il fenomeno dell’ormeggio non autorizzato di imbarcazioni, che vengono collocate presso la banchina di riva, immediatamente a ridosso del primo pontile comunale. Constatato che a «parità di tariffa con gli altri pontili comunali, la mancata assegnazione dei posti barca su indicati è dovuta alle difficoltà di manovra per le imbarcazioni che devono avvicinarsi con il motore sollevato per evitare l’impatto con il fondale», l’esecutivo ha pensato che «applicando una tariffa agevolata si potranno assegnare anche i posti barca ancora disponibili, con un maggiore beneficio economico» per l’Ente. Tale accorgimento, proposto dall’assessore al porto e demanio Massimo La Porta, potrebbe inoltre contrastare il fenomeno dell’attracco abusivo». La tariffa per l’ormeggio di imbarcazioni presso questa specifica area del pontile comunale numero 1, per il periodo dal 30 aprile 2017 al 30 settembre 2017, è pari a 300 euro. I posti barca disponibili saranno assegnati, dall’apposito ufficio comunale, ai proprietari di natanti che ne facciano richiesta, a condizione che «accettino l’avvicinamento all’ormeggio con elica fuori acqua, sollevando l’Amministrazione da qualsiasi responsabilità per eventuali danni causati dal basso fondale». (La Città di Salerno)