AIROLA – Clamorosa evasione di un detenuto dal carcere minorile di Airola. La fuga è avvenuta mentre il giovane stava per essere accompagnato in comunità. Sull’accaduto interviene il sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, che parla di «evasione prevedibile». L’evasione è avvenuta mercoledì scorso quando il giovane stava per essere condotto in comunità, ma durante le […]
AIROLA – Clamorosa evasione di un detenuto dal carcere minorile di Airola. La fuga è avvenuta mentre il giovane stava per essere accompagnato in comunità. Sull’accaduto interviene il sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, che parla di «evasione prevedibile». L’evasione è avvenuta mercoledì scorso quando il giovane stava per essere condotto in comunità, ma durante le operazioni di trasporto, complice anche la scorta ridotta di Polizia penitenziaria, è fuggito. Donato Capece, segretario generale del Sappe afferma. «È da tempo che il Sappe denuncia come i trasporti e le traduzioni avvengono sotto scorta rispetto al previsto modello operativo in uso ai Nuclei di Polizia Penitenziaria addetti a questo specifico servizio, ma le nostre sollecitazioni non sono state affatto raccolte. Se avessero ascoltato le denunce del Sappe, questo grave episodio non sarebbe avvenuto». «Ora bisogna catturare il detenuto evaso – aggiunge il sindacalista – ma una riflessione deve essere fatta sulla precaria sicurezza del carcere di Airola». In particolare Capece sostiene che evidentemente è stata varata «una organizzazione del lavoro e una quotidianità penitenziaria ad Airola fallimentare sotto il punto di vista della sicurezza e della rieducazione trattamentale. Da mesi il Sappe chiede, nell’indifferenza dell’Amministrazione Penitenziaria, un’ispezione ministeriale nel carcere minorile di Airola».
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