Allarme topi a Salerno. Tra le zone più colpite, oltre il lungomare, il mercato di via Piave e via Vernieri
È allarme topi a Salerno. Dopo la diffida presentata dal Codacons al sindaco Vincenzo Napoli, seguita da un esposto alla Procura della Repubblica per rischio di epidemia colposa sul lungomare cittadino, con conseguente richiesta di chiusura al pubblico, l’associazione che tutela i diritti dei consumatori è stata inondata da decine di segnalazioni provenienti da residenti […]
È allarme topi a Salerno. Dopo la diffida presentata dal Codacons al sindaco Vincenzo Napoli, seguita da un esposto alla Procura della Repubblica per rischio di epidemia colposa sul lungomare cittadino, con conseguente richiesta di chiusura al pubblico, l’associazione che tutela i diritti dei consumatori è stata inondata da decine di segnalazioni provenienti da residenti e commercianti. «Una situazione allarmante quanto quella del lungomare è rappresentata dal mercatino di via Piave, dove io stesso ho visto un topo di grosse dimensioni, in pieno giorno, a ridosso dei banchi del pesce – spiega il vice segretario nazionale Matteo Marchetti – Parliamo di un ampio tratto di strada dove vengono proposti in vendita anche generi alimentari, dunque gli interventi di derattizzazione dovrebbero essere decisamente più incisivi per tutelare l’igiene, il decoro e l’incolumità pubblica». Altre segnalazioni sono arrivate da via Vernieri, via Ligea e dal lungomare Marconi, «e non è ancora scoppiato il caldo estivo, quindi non sappiamo cosa potrà accadere di qui alle prossime settimane», stigmatizza l’avvocato salernitano, che punta il dito contro il primo cittadino: «Non spetta a noi entrare nel merito di una storica diatriba con l’Asl rispetto a chi tocchi un intervento di bonifica, ma essendo il sindaco responsabile della salute deve farsi carico del problema e risolverlo una volta per tutte». Quello della presenza dei topi, insieme all’invasione di blatte, non è un caso sollevato in questi giorni. Sono anni, infatti, che da più zone della città, in particolare da quella orientale e dal centro storico, piovono denunce e richieste di intervento da parte di residenti o commercianti costretti alla derattizzazione fai da te o a vivere barricati in casa per evitare incontri spiacevoli. Del caso il Codacons ha investito anche la Regione, «l’unico ente che finora ci ha dato risposta, inoltrando la nostra segnalazione alla Direzione generale salute affinché provveda a risolvere la questione». Stando all’associazione salernitana, che ha inviato a Palazzo di Città anche una richiesta di accesso agli atti per capire quali e quanti interventi di disinfestazione siano stati fatti negli ultimi anni, in quali zone e con quale cadenza, le azioni finora intraprese sono assolutamente insufficienti a garantire il diritto alla salute per i cittadini: «Proponiamo di bandire nuovi appalti per ditte specializzate, capaci magari di utilizzare metodologie più moderne per allontanare ratti e blatte da luoghi frequentati anche da famiglie e da bambini». Il fenomeno si è acutizzato negli ultimi anni, cioè da quando la città è diventata più sporca, sia per l’aumento del livello di inciviltà dei residenti, sia per la drastica riduzione del personale addetto all’igiene urbana. «Mi pare del tutto evidente che l’amministrazione debba affrontare queste due problematiche e trovare un rimedio, perché non c’è in ballo soltanto il decoro e il biglietto da visita che offriamo ai turisti, ma il diritto alla salute degli stessi cittadini», incalza Marchetti. Il Codacons raccoglierà tutte le segnalazioni che sono finora pervenute e le documenterà, per arricchire l’esposto- denuncia presentato in Procura. L’obiettivo è quello di spingere gli enti preposti a incrementare gli interventi di derattizzazione e disinfestazione, in particolare in vista della stagione estiva e del maggiore afflusso di visitatori. (La Città di Salerno)