“ALL’ASILO SOLO COL VACCINO”, LA LOMBARDIA VERSO LA DECISIONE CHE NON PIACE A M5S E LEGA

6 aprile 2017 | 12:11
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“ALL’ASILO SOLO COL VACCINO”, LA LOMBARDIA VERSO LA DECISIONE CHE NON PIACE A M5S E LEGA

Non è ancora un obbligo, ma l’indicazione politica è stata chiara: il Consiglio regionale ha chiesto che aver assolto gli obblighi vaccinali (che riguardano tetano, difterite, epatite B e poliomelite) sia un requisito per l’accesso ai servizi per l’infanzia. Soprattutto per i nido.  Una mozione in questo senso, presentata da Angelo Capelli, capogruppo di Lombardia Popolare, […]

Non è ancora un obbligo, ma l’indicazione politica è stata chiara: il Consiglio regionale ha chiesto che aver assolto gli obblighi vaccinali (che riguardano tetano, difterite, epatite B e poliomelite) sia un requisito per l’accesso ai servizi per l’infanzia. Soprattutto per i nido. Una mozione in questo senso, presentata da Angelo Capelli, capogruppo di Lombardia Popolare, ex Ncd, ha raccolto infatti nell’ultima seduta, martedì sera, il sostegno di una maggioranza trasversale. La Lega Nord, insieme a una parte della Lista Maroni, non ha partecipato al voto, chiedendo una discussione più approfondita. Contro hanno invece votato i consiglieri M5S, convinti che si sbagliato introdurre un obbligo. «Non siamo stati, non siamo e non saremo mai contrari alle vaccinazioni obbligatorie né abbiamo mai contestato la loro utilità, ma siamo contrari alla coercizione dei cittadini», ha spiegato Dario Violi.E così la mozione è passata coi voti di Lombardia Popolare, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Pd e Patto Civico. «Nel bilanciamento tra libertà di scelta e tutela della salute dei più deboli per noi prevale la seconda, soprattutto in contesti vulnerabili come sono gli asili», ha sottolineato Capelli, promotore della mozione. Che cosa succederà, dunque, dopo il voto del Pirellone? Praticamente nulla, al momento. Ma l’indicazione del Consiglio regionale, pur non essendo vincolante, spingerà la Giunta Maroni a intervenire sul tema dei vaccini non solo sul piano della comunicazione come fatto soprattutto finora. «Prendiamo atto che con questa decisione il Consiglio regionale dimostra la voglia di arginare il calo di persone vaccinate», ha confermato l’assessore al Welfare Giulio Gallera. Ma anche il Consiglio regionale dovrebbe tornare a discutere. C’è infatti un progetto di legge del Patto Civico che attende dallo scorso anno di essere affrontato e che contiene le stesse richieste della mozione approvata martedì sera. Quasi tutte le forze politiche si sono dette d’accordo di iniziare almeno a dibatterne.
di Elisa Straini LEGGO.IT