Cassini, ultima missione della sonda lanciata nel 1997. Tuffo tra gli anelli di Saturno. La Nasa: «È il gran finale»
«Il Gran Finale inizia con il primo tuffo tra gli anelli di Saturno» ha annunciato Earl Maize, project manager della missione Cassini al Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa a Pasadena. Il momento critico è oggi, ma sarà soltanto il primo. Perché, se non incontrerà ostacoli, la sonda con la taglia quasi di un autobus […]
«Il Gran Finale inizia con il primo tuffo tra gli anelli di Saturno» ha annunciato Earl Maize, project manager della missione Cassini al Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa a Pasadena. Il momento critico è oggi, ma sarà soltanto il primo. Perché, se non incontrerà ostacoli, la sonda con la taglia quasi di un autobus ripeterà l’azzardo per 22 volte fino al prossimo 15 settembre quando verrà fatta precipitare per incenerirsi tra le nubi di idrogeno e elio che avvolgono il più affascinante pianeta del sistema solare. Cassini, distante quasi un miliardo e mezzo di chilometri dalla Terra, letteralmente si infilerà alla velocità di 124.000 chilometri orari nell’angusto spazio tra la sommità delle nuvole e l’inizio del primo anello. È un varco di «appena» 2.500 chilometri nel quale potrebbero esserci particelle che, scontrandosi con il robot cosmico, lo potrebbero danneggiare. «Per questo volerà puntando in avanti la parabola italiana, proteggendo la sonda da eventuali impatti» spiega Enrico Flamini che è il program manager nell’Agenzia spaziale tricolore della partecipazione italiana alla missione. Saturno è sempre stato un oggetto del desiderio dell’esplorazione cosmica, tale era la meraviglia e la complessità del suo mondo scrutato già da Galileo Galilei. Le sonde Pioneer e Voyager della Nasa avevano compiuto incontri ravvicinati con il pianeta, proseguendo poi la loro strada verso altre mete. Per studiarlo bene, invece, occorreva rimanere in orbita e proprio questo era l’obiettivo di Cassini, la sonda nata con la partecipazione dell’Esa europea e dell’Asi italiana. L’impresa, iniziata il 15 ottobre del 1997 con il lancio in orbita, è stata una grande avventura scientifica e tecnologica, oltre che economica (è costata tre miliardi di dollari). Quando Cassini è arrivata a destinazione, nel luglio del 2004, dopo sette anni di viaggio, i volti dei controllori al centro Jpl erano decisamente tesi: era la prima volta che un oggetto fabbricato dall’uomo entrava nell’orbita del gigante inanellato. Ma tutto è andato bene e da quel momento è iniziata un’esplorazione straordinaria del pianeta e delle sue lune (il cui numero è salito addirittura a 62). Una dozzina di strumenti lo hanno scandagliato e uno di questi, lo spettrometro Vims – capace di scrutare nel visibile e nell’infrarosso – è stato concepito dagli scienziati italiani dell’Istituto nazionale di astrofisica. «Ci ha permesso di conoscere – dice il suo responsabile, Fabrizio Capaccioni – l’atmosfera del grande pianeta e la natura di numerose delle sue lune, a partire da Phoebe, scoprendo che era stata catturata dalle profondità del sistema solare. Ma sono tanti i risultati scientifici conquistati. Sulla luna Titano, per esempio, sono stati trovati grandi laghi di metano; su Giapeto e nei geyser eruttati dalla superficie di Encelado sono state individuate sostanze organiche, mattoni fondamentali della vita, oltre a diversi tipi di ghiaccio. E gli anelli hanno mostrato stranissime onde, delle risonanze generate dalle lune mischiate tra loro». Encelado, sul quale si è scoperto anche un grande oceano sotterraneo, è diventato uno degli obiettivi futuri per cercare forse forme di vita. Il carburante della sonda, alimentata a energia atomica, è ormai quasi esaurito. È anche per questo che la Nasa ha optato per questo Gran Finale, rischioso ma potenzialmente in grado di dare altri importanti risultati scientifici. Le sorprese non sono ancora finite. Cassini, che oggi sfiora le nubi da un’altezza di appena 1.628 chilometri, ne mostrerà dettagli eccezionali quando uscirà dal black-out previsto durante il velocissimo transito. (Il Corriere della Sera)