Costa d’Amalfi. Il pensiero del Sindaco di Positano sulla Festa del 25 aprile

24 aprile 2017 | 21:37
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Costa d’Amalfi. Il pensiero del Sindaco di Positano sulla Festa del 25 aprile

25 aprile, celebriamo la libertà e la democrazia “Gli ultimi accadimenti della politica internazionale, ci chiamano a importanti riflessioni sul futuro del nostro Paese. – afferma il Sindaco di Positano, Michele De Lucia, – L’apertura di questi nuovi contesti politici, sono certo, deve porci di fronte a rilevanti considerazioni e darci la possibilità di mettere […]

25 aprile, celebriamo la libertà e la democrazia
“Gli ultimi accadimenti della politica internazionale, ci chiamano a importanti riflessioni sul futuro del nostro Paese. – afferma il Sindaco di Positano, Michele De Lucia, – L’apertura di questi nuovi contesti politici, sono certo, deve porci di fronte a rilevanti considerazioni e darci la possibilità di mettere in atto concrete analisi sullo stato attuale della democrazia in Italia. Per poter mettere in atto le profonde valutazioni che il momento storico-politico richiede, vale la pena porre lo sguardo su quanto sta avvenendo in Gran Bretagna. Dopo la scelta del popolo inglese di uscire dall’Unione Europea e le conseguenti dimissioni del premier Cameron, il nuovo governo in forza, ovviamente retto dalle compagini politiche che promuovevano la Brexit, dunque specchio della sovranità popolare e non come in Italia, in cui quasi mai si mette in atto la volontà degli elettori, ha annunciato elezioni anticipate, per sancire la nascita di un nuovo governo forte, in grado di affrontare realmente il tavolo dei negoziati con Bruxelles per il divorzio dall’Ue.
In Italia, dopo la sconfitta del governo Renzi, attraverso la chiara affermazione del NO al referendum costituzionale dello scorso dicembre, non solo non si è andati al voto, dunque senza mettere in atto la chiara e manifesta volontà popolare, ma si è sancita la nascita di un governo tecnico come al solito lontano dalle scelte politiche che gli italiani desideravano intraprendere.
Oramai, soprattutto alla luce di quanto avviene non troppo lontano da noi, sono dell’avviso che ci troviamo concretamente di fronte ad un vero e proprio “sistema italiano”, che non mette più in condizione il suo popolo di eleggere legittimamente i suoi rappresentanti al governo e che calpesta i più elementari principi di democrazia, facendosi scudo di una fatiscente legge.
E allora io oggi voglio gridare il mio basta. Basta alla politica fatta nelle stanze, tra le lobby, lontana dal Paese vero, quello composto dai suoi cittadini. Esigiamo una nuova, rapida, legge elettorale che sancisca finalmente quei principi democratici alla base di ogni società civile e che consenta di ridare voce al territorio, alla gente, senza alimentare più la nascita di movimenti di protesta, che non riescono a portare avanti nessun tipo di dialogo politico costruttivo.
Ci accingiamo a commemorare una data di eccezionale rilevanza per la Storia contemporanea del nostro Paese: la Liberazione dalle forze nazi-fasciste e la rinascita dell’Italia. Bene, a quanti dicono che il nostro è un Paese libero, voglio ricordare che un popolo non può essere libero se non vive in un regime di vera democrazia e dunque se non può eleggere in piena consapevolezza e autonomia i propri rappresentanti. Se oggi questa libertà è minata da una legge obsoleta che ne vieta l’attuazione, occorre modificarla nel più breve tempo possibile, per consegnare agli italiani gli strumenti per mettere in atto il loro sacrosanto diritto di vivere come liberi cittadini in un libero Stato e per ridare significato e ancora nuova linfa a commemorazioni di fondamentale importanza, come quella del 25 aprile.”