Avrebbe pagato tangenti anche al Pascale. Poi avrebbe provato a chiudere «rapporti commerciali» (espressione in codice per dire tangenti) negli uffici dell’Eav, solo che qui l’affare sembra sia saltato sul più bello. Senza contare poi i rapporti con alcuni militari della guardia di finanza, un capitolo a parte di quello che viene chiamato il dossier […]
Avrebbe pagato tangenti anche al Pascale. Poi avrebbe provato a chiudere «rapporti commerciali» (espressione in codice per dire tangenti) negli uffici dell’Eav, solo che qui l’affare sembra sia saltato sul più bello. Senza contare poi i rapporti con alcuni militari della guardia di finanza, un capitolo a parte di quello che viene chiamato il dossier Coci.Dossier firmato Pietro Coci, il grande accusatore e reo confesso di una storia di mazzette che ha coinvolto in questi giorni alcuni dirigenti della Manutencoop, che avrebbero pagato il 2 per cento di un appalto di 11 milioni per le pulizie al Santobono e che ha dedicato anche un capitolo agli affari in Consip. Originario di Casoria, poca istruzione e molto cervello, si racconta così Pietro Coci agli uomini della Mobile del primo dirigente Fausto Lamparelli e del suo vice Mario Grassia. Uno scaltro che, messo con le spalle al muro, inizia a collaborare con la giustizia, tanto da elencare i punti su cui può riferire elementi utili alle indagini, ovviamente sulla scorta di un corposo materiale di indagine raccolto dalla Procura di Napoli.Intercettazioni, pedinamenti, atti acquisiti. Difeso dai penalisti Pasquale Coppola e Marco Imbimbo, Coci svela l’esistenza di un accordo a base di tangenti per l’appalto delle pulizie vinto dalla sua ditta tra il 2011 e il 2012. Il gancio al Pascale Ci sarebbero stati accordi con uno dei responsabili dell’iter amministrativo del Pascale, su cui è logico pensare che ci siano verifiche in corso. Stesso discorso per quanto riguarda l’Eav, l’Ente autonomo che cura i trasporti, dove gli accordi hanno riguardato un altro appalto. Affare saltato – come ha spiegato lo stesso Coci – la Procura ora fa verifiche per verificare la condotta dei presunti soci occulti interni al Pascale. E non mancano i politici, nel dossier offerto da Coci. C’è un capitolo in cui si fa esplicito riferimento al voto di scambio, ai rapporti con soggetti politici intrattenuto dall’imprenditore delle pulizie. E alle possibili talpe di un sistema in grado di aggredire appalti e controllare procedure amministrative.
IL MATTINO