Il ministero dell’Interno finanzia Salerno con 1,5 milioni per un progetto di assistenza dedicato agli stranieri minori non accompagnati
Un milione e 627mila euro. A tanto ammonta il budget concesso dal ministero dell’Interno – Dipartimento delle libertà civili e per l’immigrazione – al Comune di Salerno che ha ammesso al finanziamento il progetto “Familia” nell’ambito dell’avviso di potenziamento delle capacità ricettive del sistema di seconda accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. La durata del […]
Un milione e 627mila euro. A tanto ammonta il budget concesso dal ministero dell’Interno – Dipartimento delle libertà civili e per l’immigrazione – al Comune di Salerno che ha ammesso al finanziamento il progetto “Familia” nell’ambito dell’avviso di potenziamento delle capacità ricettive del sistema di seconda accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. La durata del progetto è di venticinque mesi e l’importo sarà suddiviso in tre annualità: per il 2017, la cifra è di 455mila euro; per il 2018 di 781mila e per il 2019 di 390mila. Ad agosto l’amministrazione aveva partecipato all’avviso pubblico emesso dal ministero approvando l’invito e la manifestazione di interesse relativo al potenziamento delle capacità ricettive del sistema di seconda accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Del progetto palazzo di Città è soggetto capofila, ma l’ente sarà affiancato anche da altri partner in grado di supportarne tecnicamente le attività. A gennaio la commissione di valutazione ministeriale ha stilato la graduatoria dei progetti pervenuti e quello salernitano è stato inserito nell’elenco degli ammessi al finanziamento. L’iniziativa del ministero nasce con l’obiettivo di far fronte al massiccio afflusso migratorio, che ha ormai superato il carattere della “emergenzialità” ed assunto connotati di persistenza strutturale. «Tali interventi – si legge sul sito del ministero dell’Interno – si inseriscono in un sistema di accoglienza articolato su due livelli: la prima e la seconda accoglienza, che si pongono tra loro in una stretta correlazione sinergica, rappresentando due diversi passaggi, funzionalmente collegati e interdipendenti, di uno stesso percorso». I territori sono stati dunque chiamati a presentare proposte attraverso la qualificazione della prima accoglienza e il potenziamento della capacità ricettiva del sistema di seconda accoglienza. (La Città di Salerno)