LITE SUL BOTTINO: PER VENDETTA STUPRA LA FIGLIA DEL COMPLICE DEL FURTO
6 aprile 2017 | 12:13
BADIA POLESINE – Avrebbero stuprato la figlia di un complice per punirlo a seguito delle divergenze sulla divisione del bottino di un furto. Così sono finiti in carcere per i reati di rapina, sequestro persona e violenza sessuale. Si tratta di due componenti della famiglia Ahmetovic, padre e figlio, residenti a Badia Polesine, che da […]
BADIA POLESINE – Avrebbero stuprato la figlia di un complice per punirlo a seguito delle divergenze sulla divisione del bottino di un furto. Così sono finiti in carcere per i reati di rapina, sequestro persona e violenza sessuale. Si tratta di due componenti della famiglia Ahmetovic, padre e figlio, residenti a Badia Polesine, che da domenica sera si trovano rinchiusi nella Casa circondariale di Rovigo dopo essere stati arrestati dagli uomini delle Squadre Mobili di Reggio Emilia e Rovigo.I fatti, che vedono protagonisti tutti Rom, secondo quanto ricostruito dalla Procura e dalla Mobile reggiana si basano sulla denuncia della vittima, una 25enne abitante con la famiglia in una roulotte all’interno di un campo nomadi a Campovolo. La giovane ha raccontato che la notte tra il 30 e il 31 marzo i due Ahmetovic hanno fatto irruzione nella sua roulotte e sono riusciti a portarla via con la forza, caricandola a bordo di un furgone allontanandosi. Dopo essersi appartati entrambi l’avrebbero violentata ripetutamente e verso le 3 del mattino l’avrebbero liberata dopo averle anche strappato una collana che indossava.
di Paolo Ponzetti LEGGO.IT