Napoli aspetta il sì di Dries Mertens. Il bomber vuole un progetto vincente. De Laurentiis: «Non è come Higuain, resterà»
L’urlo di gioia di Dries Mertens dopo il gol al Sassuolo, il ventottesimo in stagione, è stato qualcosa in più di una esultanza. E rivedendo le immagini di domenica scorsa al Mapei Stadium di Reggio Emilia la sensazione è netta. Il bomber del Napoli aveva evidentemente qualche motivo in più per essere felice. La moglie […]
L’urlo di gioia di Dries Mertens dopo il gol al Sassuolo, il ventottesimo in stagione, è stato qualcosa in più di una esultanza. E rivedendo le immagini di domenica scorsa al Mapei Stadium di Reggio Emilia la sensazione è netta. Il bomber del Napoli aveva evidentemente qualche motivo in più per essere felice. La moglie Kat è tornata in città già da qualche giorno e Mertens ha iniziato a riprendere le fila del suo matrimonio, in crisi da mesi. Non che la vita privata del calciatore debba diventare di pubblico dominio, ma la vicenda personale è ormai nota e soprattutto in qualche modo legata alla permanenza del calciatore in maglia azzurra. Il presidente De Laurentiis non ne aveva fatto mistero sabato scorso, rispondendo a domande sul rinnovo dell’attaccante belga. E lo ha ribadito anche ieri in una intervista a BelN Sport: «Mertens vuole restare ma dipenderà da sua moglie». In realtà le ragioni del cuore non rappresentano l’unica variabile nella trattativa tra Mertens e il club azzurro, c’è in ballo un rinnovo contrattuale con una richiesta significativa fatta dal calciatore e l’entità di una clausola che De Laurentiis vuole fissare sul cartellino del belga. La discussione tra gli agenti di Mertens – nelle ultime tre settimane hanno visto due volte il presidente del Napoli – verte principalmente sul progetto azzurro. Mertens chiede sicuramente un ingaggio adeguato al rendimento che sta avendo in questa stagione, ma chiede anche di conoscere gli obiettivi futuri della squadra. L’idea di restare lo affascina tantissimo per il rapporto speciale che ha instaurato con i tifosi, per l’ottimo feeling che ha con la città. Anche sua moglie Kat è di questo avviso, è tornata a Napoli ed è felice di questo. L’allontanamento peraltro era dovuto non soltanto alla crisi matrimoniale ma anche e soprattutto a qualche problema personale. Insomma, lei non c’entra nella decisione che prenderà suo marito e probabilmente le piacerebbe far sapere ai fan che continuano a mandarle messaggi sui social che Napoli resta la città che l’ha accolta con affetto e verso la quale prova tanta gratitudine. «Vedi Napoli e poi muori», uno dei suoi ultimi post su Instagram, testimoniando ancora una volta il suo alto indice di gradimento per la città. La carriera di suo marito Dries – così come le eventuali questioni personali da risolvere con Kat – è tutt’altra cosa. Mertens sta riflettendo sull’offerta che il presidente De Laurentiis gli ha fatto. L’ingaggio è significativo (all’incirca tre milioni a stagione) ma anche il belga vuole capire se nel breve periodo ci sarà la possibilità di vincere qualche titolo. La permanenza di Sarri rappresenta per lui sicuramente una garanzia. De Laurentiis spinge affinché resti al Napoli almeno un altro anno, gli ha garantito una squadra che competa per i primi posti e lo ha assecondato (più o meno) sull’ingaggio. Entro la fine della stagione il presidente aspetta il sì del giocatore. Mertens una certezza per ora può darla. Ai suoi amici napoletani più cari ha già detto che in caso di addio, non andrebbe mai in una squadra italiana. De Laurentiis non correrà il rischio di trovarsi di fronte un altro caso-Pipita. A Higuain ha risposto ancora una volta ieri: «Mi indica col dito per assolversi davanti ai tifosi? Loro non sono stupidi, capiscono perfettamente. Credo che sia una caduta di gusto, dove non c’entra più né il presidente né il fratello del giocatore, c’entra soltanto la sua cultura, che ha dimostrato di essere piccola» La polemica tra il Napoli e l’attaccante argentino è infinita, anche se il presidente guarda ora al futuro. «Koulibaly? Il Chelsea offrì oltre 55 milioni, ma dissi a Conte che non si poteva dar via uno come lui, a meno che Sarri non avesse dato l’ok». E su Sarri: «Ha una clausola di otto milioni, non sono pochi». (Corriere del Mezzogiorno)