Roccadaspide. Un pronto soccorso da 600.000 euro. Ma non serve più
Un nuovo pronto soccorso, moderno e funzionale, all’ospedale di Roccadaspide. Peccato, però, che non sarà più un pronto soccorso attivo. Intanto sono in fase di ultimazione i lavori di ammodernamento dell’unità operativa pronta, presumibilmente, per la metà di maggio. La struttura sanitaria infatti, in base al nuovo piano ospedaliero regionale, è destinata ad uscire fuori […]
Un nuovo pronto soccorso, moderno e funzionale, all’ospedale di Roccadaspide. Peccato, però, che non sarà più un pronto soccorso attivo. Intanto sono in fase di ultimazione i lavori di ammodernamento dell’unità operativa pronta, presumibilmente, per la metà di maggio. La struttura sanitaria infatti, in base al nuovo piano ospedaliero regionale, è destinata ad uscire fuori dalla rete dell’emergenza. Un paradosso che vede da un lato il pronto soccorso chiudere i battenti, oltre alla riduzione dei posti letto da 70 a 20 e un ulteriore riduzione successiva di 10 posti, e dall’altro l’assegnazione dei fondi per la ristrutturazione stanziati già da tempo dall’Asl Salerno, circa 600.000 euro. I lavori strutturali sono ormai alla fine. Il pronto soccorso prevede un nuovo ingresso costruito a circa una quindicina di metri di distanza da quello attuale. In questo spazio è stata realizzata la camera calda, un ambiente che, a seconda della stagione, viene riscaldato o raffreddato per evitare sbalzi di temperatura ai pazienti trasportati d’urgenza nella struttura ospedaliera. L’intera ala è stata ristrutturata e i lavori si concluderanno definitivamente al massimo entro due settimane. Poi si passerà al completamento dell’arredo. L’ingresso è separato per pazienti ed accompagnatori, in modo da evitare di generare caos all’interno del pronto soccorso ed ottimizzare al meglio le prestazioni sanitarie. Sono previsti quattro posti di osservazione breve, due per Medicina e due per Chirurgia. Il lavori erano stati progettati partendo dall’incremento dell’affluenza all’ospedale di Roccadaspide, di circa il 30 per cento, in più dei pazienti dopo la chiusura dell’ospedale di Agropoli, che ora riaprirà con una disponibilità di 20 posti letto. Nonostante l’ammodernamento dell’unità operativa, la reale domanda è se i pazienti potranno effettivamente beneficiare della struttura, predisposta per rispondere a maggiori problematiche con un minore spreco di risorse. La paventata chiusura del pronto soccorso, nel caso di entrata in vigore del nuovo piano ospedaliero, comporterà disagi notevoli in tutta l’area di riferimento dell’ospedale di Roccadaspide, dalla Valle del Calore, agli Alburni. L’unità operativa del pronto soccorso, intanto, è costata oltre mezzo milione di euro, la sua apertura aveva l’obiettivo di rafforzare i servizi svolti nella struttura sanitaria che, ora, rischia di chiudere i battenti. L’auspicio è che il piano ospedaliero regionale, anche alla luce di ricorsi e proteste, possa essere modificato. Si attende a breve la sentenza del Tar a seguito del ricorso presentato dal Comune di Roccadaspide, unitamente al Comitato per la salute pubblica della Valle del Sele, la Fisi e i dipendenti-utenti dei presidi ospedalieri della Valle del Sele. (La Città di Salerno)