Salernitana. Claudio Onofri suggerisce un nuovo schieramento per dare brillantezza al gioco: «Tre giocatori in appoggio al bomber»
Non è stato uno spot per il calcio spettacolare ma Salernitana-Bari ha regalato comunque numeri strepitosi per la categoria. 15.944 spettatori a cui si sono aggiunti gli occhi (e la voce) di chi ormai entra da anni nelle case degli italiani. Claudio Onofri, che per anni ha vestito la maglia del Genoa, martedì era all’Arechi […]
Non è stato uno spot per il calcio spettacolare ma Salernitana-Bari ha regalato comunque numeri strepitosi per la categoria. 15.944 spettatori a cui si sono aggiunti gli occhi (e la voce) di chi ormai entra da anni nelle case degli italiani. Claudio Onofri, che per anni ha vestito la maglia del Genoa, martedì era all’Arechi per commentare la sfida su Sky. Che Salernitana ha visto? Nel primo tempo ha confermato tutto quello che di positivo si era detto negli ultimi periodi creando i presupposti per andare in vantaggio. Nei primi 45 minuti c’è stata solo la squadra di Bollini che ha messo in difficoltà il Bari anche per l’assetto iniziale scelto da Colantuono. Col cambio di modulo qualcosa è cambiato: Macek trequartista, Galano è stato avvicinato a Maniero e nei primi 15 minuti della ripresa sembrava che il Bari potesse prendere in mano le redini dell’incontro. Ma non ha creato nulla: poi la gara si è appiattita fino a diventare brutta. Più passavano i minuti e più venivano a mancare le condizioni per vincere. Promossi e bocciati. Joao Silva ha fatto una buona gara. È stato pericoloso con i suoi inserimenti aerei, ha saputo tener palla quando ce n’era bisogno. Rosina benino nei primi 45 minuti, poi è scomparso ed è stato giustamente sostituito. In mezzo al campo tutti hanno fatto il proprio dovere ma nulla di esaltante. Deludente Coda rispetto alle altre prove. Il digiuno di Coda dura ormai da sette partite. Ma il suo torneo resta più che positivo: 13 gol non sono pochi. È il capocannoniere della squadra ma servirebbe anche che qualcun altro si accolli l’onere di segnare per dare una mano. Per la volata finale come gestire un attacco che può disporre anche di Joao Silva, Rosina, Improta, Sprocati e Donnarumma? Bollini potrebbe inventarsi un 4-2-3-1 visti gli uomini a disposizione. Odjer e Minala riuscirebbero a garantire equilibrio davanti la difesa; i tre davanti porterebbero brillantezza nella batteria di trequartisti alle spalle di Coda. Capitolo playoff. Tre punti separano la Salernitana dal Carpi che ospiterà i granata tra meno di due settimane. Ma c’è prima il Frosinone. E la Salernitana ha la fortuna di giocarsi le sue chance all’Arechi. I 15.000 possono dare una carica incredibile. Certo, la squadra di Marino ha dimostrato di essere una delle più accreditate alla promozione. Ha mantenuto l’ossatura che ha disputato la A. Il Carpi un po’ mi ha deluso ma ora si sta riprendendo. Ho commentato la Salernitana nell’esordio stagionale, a La Spezia, ed ebbi l’impressione che potesse stabilizzarsi dov’è adesso. Non gli si può chiedere la certezza di disputare i playoff ma la squadra è composta da buoni elementi. I granata ce la possono fare ma serve sviluppare un gioco come nel primo tempo col Bari. (La Città di Salerno)