Vico Equense. Seminario: “La Musica che ci Piace”

18 aprile 2017 | 20:45
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Vico Equense. Seminario: “La Musica che ci Piace”
Vico Equense. Seminario: “La Musica che ci Piace”
Vico Equense. Seminario: “La Musica che ci Piace”

Vico Equense. Trattare l’argomento “musica” a 360°, un lavorare incentrando l’ascolto sul giovane cantautorato italiano e straniero per cogliere spunti, “rubare” idee ed ispirazioni per arrivare ad una strada interpretativa personale. Scrivere e pensare musica senza confini, un viaggio tra jazz, soul, funk e la musica elettronica. La scrittura come espressione dell’anima: come nasce una canzone/improvvisazione/interpretazione […]

Vico Equense. Trattare l’argomento “musica” a 360°, un lavorare incentrando l’ascolto sul giovane cantautorato italiano e straniero per cogliere spunti, “rubare” idee ed ispirazioni per arrivare ad una strada interpretativa personale.
Scrivere e pensare musica senza confini, un viaggio tra jazz, soul, funk e la musica elettronica.
La scrittura come espressione dell’anima: come nasce una canzone/improvvisazione/interpretazione vocale/performance di un inedito degli iscritti.

Un corso di 4 ore teorico-pratiche. Sabato 22 Aprile dalle ore 10.00 alle ore 14.00 nella Sala delle Colonne dell’Istituto SS. Trinità e Paradiso. Organizzato dall’Associazione Musicale “Santa Cecilia” presieduta da Anna Prisco, insieme a M° Cecilia Manganaro e M° Angela Palumbo.

Il seminario sarà presieduto dalla docente Serena Brancale.

Se per tanti la musica di qualità si racchiude in uno specifico genere musicale, per Serena Brancale, invece, rappresenta un meltin’pot di generi, suoni e idee. Con questa visione, i suoi territori sonori spaziano dal jazz al soul, dal funk all’r&b, passando attraverso ballate e canzoni d’autore, senza mai dimenticare i moderni suoni dell’elettronica che sfiorano intensi momenti d’ispirazione.
La giovanissima cantante ed autrice barese è sicuramente una delle voci più talentuose emerse nell’ultimo periodo in Italia.
Partendo proprio dalla Puglia, la regione che negli ultimi anni si è particolarmente distinta per i suoi talenti. Serena è riuscita a conquistare il pubblico più raffinato come quello del jazz ma anche il grande pubblico, come è accaduto al Festival di Sanremo 2015. Con la sua composizione “Galleggiare” oltre a “rapire” il pubblico meno abituate a sonorità più ricercate ha ottenuto notevoli apprezzamenti da alcuni grandi artisti artisti italiani come Fiorello, Mario Biondi, Arisa, Tosca, Fabizio Frizzi oltre che da importanti nomi della critica musicale (in particolar modo da Ernesto Assante e Marco Magiarotti).
Con la sua partecipazione al Festival della Canzone Italiana, infatti, ha dimostrato che nelle sue corde vocali non c’è solo una straordinaria vocazione verso il jazz ed i suoi dintorni, ma anche una forte inclinazione verso altri confini sonori che la cantante riesce fisiologicamente a “manipolare” con grande disinvoltura attraverso sue inedite composizioni decisamente ispirate. La sua duttilità vocale dal timbro pieno di “negritudine” ma anche la sua continua voglia di ricerca indirizzata verso una più ampia visione della musica, riescono ad abbattere le barriere dei generi musicali.