Vico Equense. Trent’anni e non sentirli. Processione del Venerdì Santo, una storia che si ripete ogni due anni dal 1987
MOSTRA 30° ANNIVERSARIO. INTERVISTA A CURA DI LUCIO ESPOSITO ED ENRICO DI PALMA. ARTICOLO A CURA DI ENRICO DI PALMA Vico Equense. Trent’anni e non sentirli. Era il 17 aprile 1987 (appena trent’anni fa), Venerdì Santo all’epoca del Pontificato di San Giovanni Paolo II, quando per volontà di un gruppo di confratelli capeggiati dall’allora priore […]
MOSTRA 30° ANNIVERSARIO. INTERVISTA A CURA DI LUCIO ESPOSITO ED ENRICO DI PALMA. ARTICOLO A CURA DI ENRICO DI PALMA
Vico Equense. Trent’anni e non sentirli. Era il 17 aprile 1987 (appena trent’anni fa), Venerdì Santo all’epoca del Pontificato di San Giovanni Paolo II, quando per volontà di un gruppo di confratelli capeggiati dall’allora priore Antonio Oliva della Venerabile Arciconfraternita dell’Assunta e Monte dei Morti, insieme all’allora padre spirituale della congrega e allora parroco della parrocchia dei Santi Ciro e Giovanni don Fabio Savarese, organizzarono per la prima volta questo sacro corteo penitenziale dei cosiddetti incappucciati viola per le strade del centro cittadino negli attuali due anni che intercorrono la processione triennale “rossa” dell’Arciconfraternita Morte ed Orazione di Seiano.
Siamo andati ieri sera insieme al giornalista Lucio Esposito e alla redazione di Positano News, in visita alla mostra fotografica organizzata per il trentennio presso il “palazzo Verde” in corso Filangieri, vicino all’ex cinema Aequa e allo storico municipio. Abbiamo potuto ammirare foto e presentazioni video che hanno fatto la storia di questo corteo, insieme al saio dell’epoca e alle locandine di tutti questi anni, foto dei fotografi Alessandro Savarese, Franco Savarese e Tino Oliva con l’accompagnamento struggente delle musiche originali del coro delle voci bianche dei ragazzi delle scuole medie e del coro del Miserere. L’allestimento, che vede il patrocinio del Comune e dell’Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo di Vico Equense, è stato curato da Liliana Volpe, Salvatore Terracciano, Salvatore Maffucci e dallo stesso Tino Oliva. La mostra resterà aperta tutti i giorni, fino al 20 aprile, con orario dalle ore 17 alle ore 20 nei giorni feriali a cui si aggiungerà, solo nei giorni festivi, l’orario mattutino dalle ore 10 alle ore 12.
La settimana santa è un momento molto atteso nella nostra Città. Infatti, nella serata di venerdì 14 aprile 2017, “tornerà” per le strade cittadine la processione penitenziale. Il corteo, in un’emozionante cornice fatta di ombre e fiaccole, dopo aver lasciato la chiesa dell’Arciconfraternita, giungerà al Castello Giusso, incontrandosi con le statue della Vergine dell’Addolorata e il Cristo Morto, a testimoniare il dramma della Madonna alla ricerca del proprio figlio. Oltre cinquecento i componenti dell’atteso evento, che vestiranno il tradizionale saio e cappuccio di colore viola, che per la chiesa cattolica raffigura l’estremo lutto e la penitenza per l’espiazione dei peccati. La statua dell’Ecce homo, risalente al 1700, che sarà portata in processione, è l’unica del genere tra le sacre rappresentazioni della costiera. A questa si accompagnano il Cristo Morto, datato all’incirca 1750, e l’Addolorata, risalente a fine ‘700.
Dal Castello dove si aggiungeranno le struggenti voci del coro del Miserere, si dirigerà a Largo dei Tigli, dove accompagneranno il corteo un folto coro delle voci bianche, oltre alle già conosciute voci dei bambini e ragazzi delle elementari e delle medie dell’Istituto Comprensivo Costiero.
Da via Monsignor Natale la processione seguirà corso Filangieri, via San Ciro, piazza Marconi, via Colonnella, via Domenico Caccioppoli, via Santa Sofia, via Nicotera, via Santa Maria del Toro, corso Filangieri, piazza Umberto I°, corso Umberto I°, parco Aranceto, via Santa Sofia e via Cortile (Vico Lungo). Dopodiché scenderà verso il centro per la via Raffaele Bosco, passerà per via Roma, Corso Filangieri e arriverà nell’antica Cattedrale della SS. Annunziata per i saluti finali. In questi anni ci sono state altre tappe importanti nella vita dell’Arciconfraternita diretta dal priore Antonio Guida. Dopo le elezioni per il rinnovo del direttivo, ad agosto 2015 sono ricorsi i 400 anni dalla fondazione dell’Arciconfraternita e quest’anno nel 2017 oltre a festeggiare il trentesimo anniversario, si festeggeranno le 21 edizioni della processione del Venerdì Santo (ogni due anni si alterna con Seiano).
Qualche giorno prima della solenne processione, Martedì Santo 11 aprile, alle ore 20 nella congrega, si terrà una preghiera per i partecipanti alla processione e il momento solenne dell’intronizzazione delle statue del Cristo morto e dell’Addolorata.
Invece, in questa settimana, Venerdì 7 aprile, ritorna la via Crucis interparrocchiale tra la parrocchia dei Santi Ciro e Giovanni e la Parrocchia di San Giovanni Evangelista a Bonea. Partirà alle ore 19.30 dalla Cattedrale della SS. Annunziata e si snoderà per i storici vicoli, fino ad arrivare alla chiesa parrocchiale Santuario Santa Maria Visita ai Poveri di Bonea dove verrà intonato il canto del Miserere dai partecipanti della processione del Venerdì Santo.
La Venerabile Arciconfraternita dell’Assunta e Monte dei Morti venne fondata nei primi anni del diciassettesimo secolo dai padri Teatini che officiavano nella Chiesa di Santa Maria del Toro di Vico Equense. Dopo più di un secolo dalla fondazione la Congrega si trasferì nella cappella dell’Assunta, allora intitolata a Santa Maria della Pace ottenuta dal Vescovo di Vico Equense Monsignor Cosenza per la somma di 330 ducati di carlini d’argento. Questa fu poi associata all’Arciconfraternita di Santa Maria del Suffragio di Roma e dopo poco più dieci anni ottenne il regio assenso. Nel 1888 da papa Leone XIII fu innalzata al rango di Arciconfraternita.
E’ stata un’emozione unica visitare questa mostra, potendo fieramente dire di essere parte in questa gloriosa storia partecipando da più anni a questo corteo prima da “incappucciato” e da oltre tre anni nel coro del Miserere.