Vico Equense. Via Raffaele Bosco, una strada maledetta

4 aprile 2017 | 18:58
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Vico Equense. Via Raffaele Bosco, una strada maledetta

Vico Equense. E’ veramente una strada maledetta la via Raffaele Bosco. Una strada che si snoda dal centro passando per la collina, collegando tutte le frazioni dalla cosiddetta “circolare sinistra” e “circolare destra”. Su questa strada insiste la ex strada statale 269 del Faito, nella parte della “circolare sinistra” che passa per Bonea, si spinge nell’entroterra […]

Vico Equense. E’ veramente una strada maledetta la via Raffaele Bosco. Una strada che si snoda dal centro passando per la collina, collegando tutte le frazioni dalla cosiddetta “circolare sinistra” e “circolare destra”. Su questa strada insiste la ex strada statale 269 del Faito, nella parte della “circolare sinistra” che passa per Bonea, si spinge nell’entroterra per risalire i monti Lattari, passando anche per le frazioni di Sant’Andrea, Massaquano e Moiano. Il suo percorso si arresta nei pressi del monte Faito dove sono presenti delle strutture ricettive. In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 17 ottobre 2001 la gestione è passata dall’ANAS alla Regione Campania, che nella stessa data ha ulteriormente devoluto le competenze alla ex Provincia di Napoli (come visibile da alcuni cartelli nei pressi del semaforo di Massaquano), dismessa nel 2015.

Una strada che ha visto anche molti incidenti mortali nel corso degli anni. Un giovane ragazzo qualche anno fa è morto schiantandosi con lo scooter nei pressi dell’ex depuratore di Patierno. Rovesciamento camion, incidenti d’auto, moto, chi più ne ha più ne metta.

Strada dissestata in più punti, tanti i lavori che incidono e che rendono la strada intransitabile. Buche, fosse, piscine interrate, insomma c’è di tutto. Tutto questo si può notare dall’inizio della via, poco sopra i carabinieri, buche che non puoi non evitare, con evidenti danni alla carrozzeria delle auto, dei motorini e ai pochi pullman del trasporto pubblico che salgono e scendono. Ci ringraziano i meccanici e i carrozzieri.

Alcuni punti sono veramente pericolosi, complice anche alcuni automobilisti e centauri, che allo sprezzo dei limiti di velocità, corrono da pazzi. Un esempio in particolare, è l’incidente di qualche ora fa, un ragazzo di 26 anni ha riportato fratture multiple ed è stato trasportato all’ospedale di Sorrento in condizioni gravissime, come abbiamo anche riportato in diretta.

Ci sono alcuni punti molto pericolosi, anche dove è accaduto l’incidente poco fa, alla strettoia di Pietrapiano. Non è l’unico punto, c’è la strettoia a San Vito (per intenderci sotto i Babà Napoletani), la curva e l’incrocio per il cimitero di San Francesco e la paninoteca Lo Sciabbecco, la curva di Bonea e Sant’Andrea (poco prima del Ristorante Da Giovanni), nella stessa Sant’Andrea, Patierno, Moiano, le quattro vie a Seiano, Fornacelle, Arola, tra Moiano e Ticciano. Insomma non si salva nessun tratto di questa strada.

Lavori in parecchi tratti, complice anche la metanizzazione cittadina insieme anche allo scavo di alcuni sottoservizi importanti, come ricordare la Fibra Ottica. Sono servizi molto essenziali per la cittadinanza, non si può non sottolineare questo aspetto.

Certamente c’è sempre l’errore umano che causa ogni incidente: distrazioni, la troppa velocità anche nei tratti più pericolosi ma il cattivo stato della strada non è da meno.

Bisogna avere quattro occhi e molta accortezza alla guida. Lo dobbiamo per i nostri ragazzi e figli che vanno alle scuole, come ad esempio prima della strettoia di Pietrapiano è presente la succursale Ganimede del I.S.I.S. Francesco De Gennaro (la scuola Alberghiera), oppure le scuole secondarie ed inferiori a Massaquano, a Moiano ed Arola.

La vita è troppo breve per sprecarla!