Vietri sul Mare. L’ex assessore chiede spazio per avere una spiaggia libera

21 aprile 2017 | 17:52
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Vietri sul Mare. L’ex assessore chiede spazio per avere una spiaggia libera

Vietri sul Mare. Non è ancora iniziata la stagione balneare che già le polemiche in merito alla balneazione delle acque impazza. Dopo i dati Arpac, in cui si evince che piccole zone di mare non sono balneabili, e dopo le polemiche di un comitato vietrese che ha richiesto la messa in dimora delle opportune segnaletiche […]

Vietri sul Mare. Non è ancora iniziata la stagione balneare che già le polemiche in merito alla balneazione delle acque impazza. Dopo i dati Arpac, in cui si evince che piccole zone di mare non sono balneabili, e dopo le polemiche di un comitato vietrese che ha richiesto la messa in dimora delle opportune segnaletiche sulle spiagge, ora è la volta dell’ex assessore Antonella Scannapieco che ha fatto affiggere dei manifesti sul territorio, per rimarcare che bisogna «tutelare la salute dei cittadini e dei bagnanti e allo stesso tempo non comprimere il diritto e la libertà di avere accesso ad un bene pubblico demaniale qual è considerato la spiaggia». Ecco il testo del manifesto: «Siamo alle porte di un’altra estate e niente è stato ancora fatto per assicurare una balneazione sicura ai cittadini vietresi e ai bagnanti che fruiscono delle spiagge nella frazione Marina. La Regione individua le acque adibite alla balneazione per la stagione 2017, dichiara quali sono le acque non adibite all’uso balneare e in divieto permanente di balneazione e tra queste comprende le foci dei fiumi o canali non risanabili. In seguito alla delibera Regionale sono state emesse le ordinanze Sindacali n. 8 e 9 del 27 marzo 2017 dalle quali si evince che i tratti di costa antistante la foce del fiume Bonea sono vietate alla balneazione». Ancora: «L’Amministrazione deve provvedere a far apporre in luoghi ben visibili i cartelli con il divieto di balneazione, la Polizia Locale, tra gli altri organi, deve provvedere a far rispettare tale ordinanza. Considerato che il divieto di balneazione permanente sussiste proprio nei tratti di costa dove attualmente sono ubicate le spiagge libere non sarebbe opportuno oltreché necessario individuare una nuova zona da adibire a spiaggia libera? Questo per tutelare la salute dei cittadini e dei bagnanti e allo stesso tempo non comprimere il diritto e la libertà di avere accesso alla spiaggia». (La Città di Salerno)