Bassetti è il nuovo presidente della Cei: «Lavorerò con tutti i vescovi. Il Papa crede alla capacità dei vecchi di sognare»

25 maggio 2017 | 17:11
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Bassetti è il nuovo presidente della Cei: «Lavorerò con tutti i vescovi. Il Papa crede alla capacità dei vecchi di sognare»

Papa Francesco ha confermato la “prima scelta” dei vescovi italiani e ha nominato così il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, nuovo presidente della Conferenza episcopale. Il porporato era il primo della terna votata dall’Assemblea generale Cei martedì mattina e subentra al cardinale Angelo Bagnasco che ha guidato l’episcopato della Penisola negli ultimi […]

Papa Francesco ha confermato la “prima scelta” dei vescovi italiani e ha nominato così il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, nuovo presidente della Conferenza episcopale. Il porporato era il primo della terna votata dall’Assemblea generale Cei martedì mattina e subentra al cardinale Angelo Bagnasco che ha guidato l’episcopato della Penisola negli ultimi dieci anni (fu nominato da Benedetto XVI nel 2007). È stato lo stesso arcivescovo di Genova ad annunciare la nomina del successore al termine della Messa celebrata ieri mattina nella Basilica di san Pietro insieme a tutti i presuli. Poco dopo il neo nominato ha incontrato la stampa per una breve dichiarazione: «Nell’apprendere la notizia della nomina a presidente della Conferenza episcopale italiana – ha dichiarato Bassetti, che il 7 aprile ha compiuto 75 anni – il mio primo pensiero riconoscente va al Santo Padre per il coraggio che ha mostrato nell’affidarmi questa responsabilità al crepuscolo della mia vita. È davvero un segno che crede alla capacità dei vecchi di sognare… La cosa che mi ha dato grande gioia, in questo momento in cui è avvenuto qualcosa che è superiore alle mie forze, è stata una telefonata affettuosa dei ragazzi di Mondo X di padre Eligio, che mi hanno detto: “Continua ad essere un papà per noi”. Sono vescovo da 23 anni, con alcuni di voi già ci conosciamo. Non ho programmi preconfezionati da offrire, perché nella mia vita sono sempre stato abbastanza improvvisatore. Intendo lavorare insieme con tutti i vescovi, grato per la fiducia che mi hanno assicurato. Il Papa ci ha raccomandato di condividere tempo, ascolto, creatività e consolazione. È quello che cercheremo di fare insieme. “Vivete la collegialità”, ci ha detto, “camminate insieme”: è questa la cifra che ci permette di interpretare la realtà con gli occhi e il cuore di Dio. Mi incoraggiano le parole del cardinale Bagnasco, a cui mi sento legato da sincera amicizia, quando ha augurato al nuovo presidente di “essere se stesso”. E questo è quello che io desidero nel profondo del mio cuore». La nomina di Bassetti alla guida dell’episcopato italiano è stato ufficializzato dalla Santa Sede nel consueto bollettino emanato alle 12. In esso si specifica che la decisione di papa Francesco è stata presa «a norma dell’art. 26 § 1 dello Statuto» della Cei. Un comma, quest’ultimo, che venne modificato dalla 66ª Assemblea generale del maggio 2014 e promulgato con decreto del presidente della Cei il successivo 9 settembre. Con questa modifica infatti si stabilisce che la nomina del presidente della Cei «in considerazione dei particolari vincoli dell’episcopato d’Italia con il Papa, vescovo di Roma», è sempre «riservata al Sommo Pontefice», come sempre avvenuto in passato, ma si aggiunge – ed è questa la novità – che questa nomina viene fatta «su proposta dell’Assemblea generale che elegge, a maggioranza assoluta, una terna di vescovi diocesani». Questa importante variazione statutaria è stata applicata per la prima volta quest’anno. Così martedì mattina i vescovi italiani hanno eletto la terna prevista. Primo degli eletti è risultato appunto il cardinale Bassetti (che al ballottaggio ha ottenuto 134 voti); secondo è stato il vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla (115 preferenze alla seconda votazione); terzo il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento (126 preferenze alla prima votazione). Questa terna è stata poi subito consegnata al Papa che ha confermato la “prima scelta” dei vescovi italiani. Il cardinale Bassetti è originario dell’Appennino tosco-emiliano, precisamente di Popolano di Marradi – provincia di Firenze e diocesi di Faenza-Modigliana – dove è nato nel 1942, primo di tre figli. In famiglia ha due cugini sacerdoti, don Giuseppe e don Luca Bassetti. Nel 1956 entra nel Seminario di Firenze e nel 1966 viene ordinato sacerdote dal cardinale Ermenegildo Florit, che due anni dopo lo nomina responsabile della pastorale vocazionale e assistente del seminario minore, di cui diventa rettore nel 1972. Sette anni dopo, il cardinale Giovanni Benelli – divenuto arcivescovo di Firenze nel 1977 – lo fa rettore del Seminario maggiore. Mantiene questo ufficio fino al 1990, quando il cardinale Silvano Piovanelli lo nomina pro-vicario e, due anni dopo, vicario generale. Nel 1994 Giovanni Paolo II lo sceglie come vescovo di Massa Marittima-Piombino. Nel 1998 viene trasferito ad Arezzo-Cortona- Sansepolcro. Nel 2001 viene nominato delegato nazionale per i Seminari d’Italia, incarico che nel 2006 Benedetto XVI gli riconferma per altri cinque anni. Nel luglio 2009 viene promosso a Perugia-Città della Pieve. Vicepresidente della Cei dal 2009 al 2014, è l’unico italiano tra i vescovi residenziali creati cardinali da papa Francesco nel Concistoro del febbraio 2014 (l’ultimo metropolita del capoluogo umbro a ricevere la porpora era stato nel 1853 Vincenzo Gioacchino Pecci, poi eletto Papa col nome di Leone XIII). Papa Francesco lo ha nominato anche membro delle Congregazioni per i vescovi e per il clero. E lo scorso aprile, al compimento dei 75 anni, lo ha confermato donec aliter provideatur (finché non si provveda altrimenti). Offrendo quindi la possibilità ai suoi confratelli di votarlo per la presidenza. (Avvenire)