Battipaglia. Mare inquinato, nuovi divieti dell’Arpac. Dichiarati non balneabili altri 870 metri di costa

23 maggio 2017 | 17:04
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Battipaglia. Mare inquinato, nuovi divieti dell’Arpac. Dichiarati non balneabili altri 870 metri di costa

Acque non balneabili per 1,4 chilometri: gli ultimi prelievi Arpac non sorridono a Battipaglia. E ai 530 metri di località Nuova Spineta, lungo i quali già c’è il divieto di balneazione, s’aggiungono altri 870 metri. Un verdetto dal sapore beffardo, visto che risale a pochi giorni fa la salvezza burocratica della stagione estiva. In attesa […]

Acque non balneabili per 1,4 chilometri: gli ultimi prelievi Arpac non sorridono a Battipaglia. E ai 530 metri di località Nuova Spineta, lungo i quali già c’è il divieto di balneazione, s’aggiungono altri 870 metri. Un verdetto dal sapore beffardo, visto che risale a pochi giorni fa la salvezza burocratica della stagione estiva. In attesa dei giudizi incardinati al Tar, infatti, i lidi battipagliesi potranno riaprire i battenti. E aumenta pure la spiaggia libera. Un via libera arrivato durante un incontro tra i balneari e la sindaca Cecilia Francese, il vicesindaco Ugo Tozzi, gli assessori Stefania Vecchio e Laura Toriello e i membri di una delegazione consiliare. I prelievi Arpac. Gli ultimi campionamenti sono del 17 maggio, con peggioramenti rispetto a quelli dell’11 aprile. Nell’area lunga 870 metri, che comincia 200 metri a nord di via Spineta, nei pressi del Sunrise Resort, e che s’estende fino a Masseria Spineta, in prossimità del lido Privilege, le colonie di escherichia coli individuate in 100 millilitri d’acqua sono 2.005, quando il limite massimo è fissato a 500. Eppure, sei minuti prima, le acque avevano 591 unità formanti colonie di escherichia coli. Anche le colonie di enterococchi intestinali superano la soglia consentita di 200, attestandosi a 254. E aumentano pure a Nuova Spineta, passando da 99 unità a ben 271. 1.400 metri d’acque non balneabili, che s’aggiungono ai 200 metri alla foce del Tusciano, lungo i quali la non balneabilità è permanente. Si arriva a 1,6 chilometri: quasi la metà dell’intero litorale. Lidi sub iudice. I giudici del Tar si esprimeranno a settembre sui ricorsi che i balneari presentarono contro la revoca delle concessioni decretata dai commissari nel maggio 2016. E così, mentre i procedimenti rimangono sub iudice, l’amministrazione ha concesso ugualmente di installare ombrelloni, lettini e sdraio. I balneari, che hanno già sistemato la pineta, dovranno occuparsi degli adempimenti burocratici. Spiagge libere un aumento. Battipaglia guadagna pure qualche metro quadro di spiaggia libera. Tre dei sei lidi ricavati in altrettante piazzole con le concessioni risalenti ai tempi di Giovanni Santomauro, infatti, hanno chiuso. La sindaca ha decretato che quei tratti di litorale, nei pressi del Le Pagliare, saranno liberi. Nel frattempo i consiglieri di Forza Italia, guidati da Valerio Longo, hanno presentato un’interrogazione sull’autorizzazione a occupare un tratto di litorale per i prossimi due anni che il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, ha chiesto a Battipaglia nel dicembre 2016. 22mila mq compresi fra l’area pinetata e Provinciale 175. Longo e Gerardo Zaccaria denunciano: «L’unica autorizzazione è quella degli anni compresi tra il 2012 e il 2014». In quell’atto, aggiungono, «veniva stabilito un corrispettivo di 10 cent al mq». 2.200 euro annui che «non risulterebbero versati, con danno erariale per Battipaglia». I forzisti aggiungono: «Parcheggio realizzato anche nel 2015 e nel 2016 senza autorizzazione». Il Comune di Eboli sarebbe abusivo, visto che «dal 14 maggio è iniziata l’attività di gestione dei parcheggi a mare, con tanto di sbarre». E senza una delibera di giunta. Mancano 13.200 euro e i forzisti vogliono riprenderseli. (La Città)