Capaccio Paestum. Aumenti in busta paga, saltata la trattativa. Dipendenti comunali in sciopero

24 maggio 2017 | 17:47
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Capaccio Paestum. Aumenti in busta paga, saltata la trattativa. Dipendenti comunali in sciopero

Prosegue lo stato di agitazione dei dipendenti del Comune di Capaccio Paestum. Le segreterie provinciali della Cgil funzione pubblica, Cisl Fp e Uil Fpl hanno proclamato per il 26 maggio altre due ore di assemblea dei lavoratori dalle 10 alle 12, cui seguiranno due ore di sciopero di tutti i lavoratori dipendenti. Saranno garantiti solo […]

Prosegue lo stato di agitazione dei dipendenti del Comune di Capaccio Paestum. Le segreterie provinciali della Cgil funzione pubblica, Cisl Fp e Uil Fpl hanno proclamato per il 26 maggio altre due ore di assemblea dei lavoratori dalle 10 alle 12, cui seguiranno due ore di sciopero di tutti i lavoratori dipendenti. Saranno garantiti solo i servizi essenziali. La decisione fa seguito al fallito tentativo di conciliazione, davanti al prefetto di Salerno del 27 aprile scorso, per la mancata applicazione dell’istituto delle progressioni orizzontali, a quasi sei mesi dalla sottoscrizione del verbale del 22 novembre 2016. Le organizzazioni sindacali precisano che «è in assoluto il primo sciopero dei dipendenti del Comune di Capaccio Paestum e che lo stesso è frutto anche di alcuni atteggiamenti omissivi, quali la mancata informazione preventiva, mancata convocazione della delegazione trattante e riparto del monte ore straordinario, tardiva costituzione del fondo per le risorse decentrate». Relativamente alla problematica, il Comune ha proceduto con una richiesta alla Ragioneria dello Stato. «La richiesta di aggiornamento del parere rilasciato dalla Ragioneria dello Stato nel 2014 (ai tempi del blocco del salario accessorio e delle progressioni), fatta successivamente al fallito tentativo di conciliazione – spiegano i sindacati – è un’ulteriore perdita di tempo e, sicuramente, un provvedimento inutile e tardivo anche rispetto alla richiesta del Collegio dei revisori dei conti che l’avevano, in qualche modo, consigliata nel verbale del 9 febbraio 2017. In tutti i Comuni d’Italia, non in stato di dissesto, le progressioni orizzontali si sono fatte sia nel 2015, che nel 2016 ed in alcuni Comuni anche per il 2017. Il mancato riconoscimento delle stesse non rappresenta una minore spesa pubblica per i cittadini di Capaccio Paestum, atteso che tali somme risultano già previste ed erogate ai dipendenti comunali». La nota dei sindacati evidenzia come a Capaccio Paestum «il rapporto della spesa del personale rispetto alle spese correnti è tra i più bassi in assoluto a livello nazionale e si aggira a meno del 20% ben al di sotto del 25% soglia che individua i Comuni virtuosi». Negli ultimi giorni, il sindaco Italo Voza si era mosso per risolvere la vertenza e scongiurare lo sciopero dei dipendenti: «Pur apprezzando la buona volontà, la stessa non è stata sufficiente a produrre atti di impegno concreto da parte dell’amministrazione. Ci si augura che la nuova amministrazione comunale, che andrà a governare il Comune per il prossimo quinquennio, sia essa Voza bis o altro sindaco pro-tempore, possa dare seguito ai segnali di distensione degli ultimi giorni e recuperare un dialogo costruttivo, riconoscendo ai dipendenti le spettanze dovute e ai sindacati il ruolo di confronto leale e proficuo, nell’interesse sia dei dipendenti che di tutti i cittadini di Capaccio Paestum». (La Città)