Capaccio Paestum. L’ex cinema Myriam cade a pezzi, pericolo in pieno centro

9 maggio 2017 | 18:59
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Capaccio Paestum. L’ex cinema Myriam cade a pezzi, pericolo in pieno centro

Un vero pugno nell’occhio, tra degrado, rifiuti e erba alta. È la sorte toccata allo stabile che ospitava l’ex cinema Myriam in Piazza Santini, nel cuore del di Capaccio Scalo. A pochi passi ci sono il Comune, gli uffici dell’Asl, la postazione Psaut e la Sala Erika. Lo spazio tra l’immobile e la recinzione è […]

Un vero pugno nell’occhio, tra degrado, rifiuti e erba alta. È la sorte toccata allo stabile che ospitava l’ex cinema Myriam in Piazza Santini, nel cuore del di Capaccio Scalo. A pochi passi ci sono il Comune, gli uffici dell’Asl, la postazione Psaut e la Sala Erika. Lo spazio tra l’immobile e la recinzione è diventato area di sversamento rifiuti. Da anni si discute della necessità di riqualificare l’ex cinema, ma nulla di concreto. Occupata abusivamente da extracomunitari, la struttura è stata più volte interessata da interventi di sgombero da parte delle forze dell’ordine. Tempo fa furono avviate delle trattative tra il Comune e il gruppo di imprenditori capaccesi, proprietari dell’immobile. L’idea era di realizzare una permuta. In base ad un primo accordo, l’immobile sarebbe stato ceduto al Comune che, in cambio, avrebbe concesso dei diritti edificatori stabiliti in base al valore della struttura. Il progetto era di realizzare al primo piano un cineteatro con 430 posti a sedere, mentre al pianterreno era prevista la costruzione di una galleria commerciale e uffici vari. E poi bar con un ampio atrio. La struttura avrebbe avuto la finalità principale di favorire le attività sociali e dei giovani con la passione per il teatro e poteva essere utilizzata dalle associazioni culturali e per la promozione di eventi. Il progetto non si è concretizzato. Non è escluso che la proprietà decida di sistemarlo. Per la ristrutturazione occorrerebbe circa un milione di euro. L’ex cinema Myriam è stato chiuso nel 1984. Nel 2006 si mobilitarono numerose associazioni, fu promossa una pubblica manifestazione e una petizione online. L’iniziativa fu condivisa da registi come Wilma Labate, Renzo Rossellini, Alberto Grifi, Giuseppe Piccioni e da molti altri artisti. La struttura veniva utilizzata per la proiezione dei film, per eventi teatrali e spettacoli di danza. I proprietari, tempo fa, furono anche sanzionati con un atto ingiuntivo per aver omesso di effettuare i lavori per l’eliminazione del pericolo costituito dall’immobile. (La Città di Salerno)