Cava de’ Tirreni. Demolizione dei container occupati abusivamente, si comincia da via Pastore. Il campo verrà smantellato e bonificato
Cava de’ Tirreni. Partirà dal campo container di via Nicola Pastore, in località Monte, l’azione di smantellamento definitiva dei prefabbricati leggeri installati dopo il terremoto del 1980 e poi occupati abusivamente da senzatetto a causa dell’atavica mancanza di case in città. L’impegno, preso dall’amministrazione guidata dal sindaco Servalli dopo l’appuntamento mancato dello scorso mese di […]
Cava de’ Tirreni. Partirà dal campo container di via Nicola Pastore, in località Monte, l’azione di smantellamento definitiva dei prefabbricati leggeri installati dopo il terremoto del 1980 e poi occupati abusivamente da senzatetto a causa dell’atavica mancanza di case in città. L’impegno, preso dall’amministrazione guidata dal sindaco Servalli dopo l’appuntamento mancato dello scorso mese di dicembre, è quello di chiudere la pratica entro la fine dell’anno in corso e risolvere – contestualmente – anche il pesante contenzioso legale ed economico con la ditta “Le Ginestre”, proprietaria del terreno dove attualmente sorgono le case di latta di via Pastore e che, da anni, attende di potersi riappropriare del proprio bene. Il primo passo dell’Amministrazione sarà quello di avviare le attività di sgombero degli occupanti senza titolo degli alloggi prefabbricati: si tratta di almeno dieci famiglie in totale che ad oggi vivono ancora nei container in maniera totalmente abusiva e che, quindi, non potranno essere destinatari degli alloggi comunali. Solo una volta ottenuto il rilascio delle abitazioni il Comune potrà provvedere all’eliminazione delle stesse mediante la progettazione e l’esecuzione di interventi che ovviamente comprenderanno anche il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti che contengono amianto. Il tutto da ultimarsi da qui ai prossimi nove mesi per una spesa prevista di almeno 400.000 euro. Stavolta però non ci saranno margini di proroga considerato che da Palazzo di Città è stata sottoscritta la transazione con la ditta “Le Ginestre” con cui l’amministrazione si è impegnata a liberare l’area entro il 31 dicembre prossimo, continuando, fino a quella data, a versare alla società proprietaria dei suoli 3.800 euro mensili quale indennità di occupazione. Toccherà poi ai campi di Pregiato, San Pietro e Annunziata essere sgomberati e smantellati, dopo le opportune attività di assegnazione degli alloggi comunali alle altre dieci famiglie che ne hanno effettivamente diritto. Il tutto al netto dell’ultimazione dei cantieri che interessano il terzo lotto di alloggi popolari definitivi nella frazione di Pregiato, i cui lavori si dovrebbero sbloccare a breve. Nel frattempo si è al lavoro proprio per trovare i locali necessari ad ospitare, temporaneamente, quanti attendono l’alloggio definitivo. La soluzione ha portato, nell’ultimo anno, ad investire circa 25.000 euro per la riattazione di alcuni locali finiti in disuso e in precarie condizioni manutentive. Restano, infine, le questioni dello smantellamento (per il quale il Comune è stato destinatario di un finanziamento di 850.000 euro non ancora erogati) e della dismissione: a tal proposito è in corso una vera e propria operazione di recupero risorse e, stando alle stime degli uffici comunali, si potrebbe riuscire entro la fine dell’anno a reperire almeno 1 milione di euro per finanziare gli interventi. (La Città)