Divieto di balneazione a Praiano- Cosa nasconde l’amministrazione sotto il tappeto?
A Praiano, nel cuore della Costiera Amalfitana, patrimonio dell’Unesco e dell’umanità, meta di turisti da ogni parte del mondo, piccolo angolo di paradiso, il mare si può solo guardare. Dal 18 maggio scorso, il Sindaco ha emanato un’ordinanza per vietare la balneazione nel tratto di litorale che va da Capo Sottile a Cala della Gavitella. […]
A Praiano, nel cuore della Costiera Amalfitana, patrimonio dell’Unesco e dell’umanità, meta di turisti da ogni parte del mondo, piccolo angolo di paradiso, il mare si può solo guardare.
Dal 18 maggio scorso, il Sindaco ha emanato un’ordinanza per vietare la balneazione nel tratto di litorale che va da Capo Sottile a Cala della Gavitella.
Il motivo va cercato nei risultati delle analisi effettuate dall’Arpac Campania, che hanno rilevato valori di oltre il triplo e il quadruplo consentito rispettivamente di Enterococchi intestinali ed Escherichia coli.
A poco più di un anno dallo scandalo (annunciato) sulla depurazione che ha travolto la Costiera e diversi sindaci, tra cui il nostro Giovanni Di Martino, con indagini della Procura ancora in corso, ci ritroviamo punto e daccapo.
Siamo stanchi delle promesse, dei continui rimandi, delle false speranze. La politica finora non è stata in grado di trovare una soluzione al problema della depurazione che tutti conoscono ma che nessuno ha risolto.
Si tratta di un danno enorme per il paese, in termini di sicurezza e salute pubblica innanzitutto, e un danno notevole in termini economici e di immagine. Per non parlare del danno ambientale a spese del nostro mare. Quale identità turistica vogliamo accrescere, se non siamo in grado di proteggere le risorse naturali che la alimentano?
Da un anno a questa parte non è stato fatto nulla, o con nessun risultato, e non soltanto si è arrivati ad un divieto di balneazione, ma una volta avuto il danno, non si è provveduto a tutelare adeguatamente la salute di tutti, cittadini e turisti, informandoli tempestivamente sulla situazione, in quanto alcun manifesto è stato affisso e alcun cartello apposto in prossimità delle zone frequentate dai bagnanti.
Questa mancanza di informazione la rileviamo regolarmente nella comunicazione da parte dell’Amministrazione, e riteniamo sia poco responsabile nei confronti della comunità, in particolare su temi come salute e sicurezza pubblica e inquinamento.
Quando si è discusso sullo streaming dei consigli comunali (ennesima promessa non mantenuta), il Sindaco si espresse dicendo che i praianesi non ne avrebbero tratto molto vantaggio in quanto poco pratici con il mezzo Internet. Forse ritiene che i praianesi siano poco pratici anche nel leggere, dato che neppure i manifesti tradizionali vengono considerati.
Il divieto di balneazione è temporaneo, e fa sorgere alcuni dubbi. Si è sempre detto che il cattivo funzionamento dell’impianto era collegato al maltempo, ma in questo caso non ci sono state piogge prima del prelievo. Quindi, se l’impianto è strutturalmente insufficiente, vuol dire che anche altre amministrazioni in passato non hanno affrontato il problema della sua inadeguatezza.
Negli ultimi anni, quando sono stati dati i permessi per realizzare piscine pertinenziali, sono state calcolate le ricadute sull’impianto di depurazione, considerando i problemi già noti per la mancanza di una rete fognaria adeguata e già al limite della funzionalità?
Sappiamo che la depurazione non funziona da anni, e la situazione è diventata particolarmente grave negli ultimi tempi con l’aumento dei flussi turistici. Le analisi dell’Arpac vengono fatte ad intervalli, dal 1° maggio al 30 settembre. E se fosse sfuggito qualche altro caso ai controlli ordinari?
Ci sono persone che ci raccontano di non fare più il bagno perché quello che vedono fa loro ribrezzo.
Ci chiediamo se il nostro Sindaco abbia mai fatto un bagno nelle acque di Praiano, o aspetta che le correnti siano favorevoli.