Dopo l’attentato di Manchester Cardiff blindata per Juve-Real. Scanner facciali a tutti i tifosi
Strade del centro e un tratto della baia off limits, molti filtri di sicurezza e scanner per il riconoscimento facciale sistemati alla stazione ferroviaria e nei dintorni dello stadio. La South Wales Police sta preparando massime misure di sicurezza per la finale di Champions League, Juventus- Real Madrid, che si giocherà il 3 giugno al […]
Strade del centro e un tratto della baia off limits, molti filtri di sicurezza e scanner per il riconoscimento facciale sistemati alla stazione ferroviaria e nei dintorni dello stadio. La South Wales Police sta preparando massime misure di sicurezza per la finale di Champions League, Juventus- Real Madrid, che si giocherà il 3 giugno al ‘Millennium Stadium’ di Cardiff. Un piano che era già stato concordato prima dell’attentato della scorsa notte alla Manchester Arena, ma che ora è stato ulteriormente rafforzato. Secondo quanto riportato dal sito della Wales Football Association, il piano predisposto per la finale “sarà la maggiore operazione di sicurezza messa in campo a Cardiff, con la presenza di agenti e personale provenienti da tutto il Galles. E contingenti di polizia anche dai Paesi delle due finaliste”. La tecnologia per il riconoscimento facciale, la cui installazione a Cardiff è stata anticipata nei giorni scorsi dalla Bbc, consentirà di confrontare i volti ripresi nella capitale gallese con i 500.000 memorizzati negli archivi elettronici delle forze di polizia. Per la finale sono attese allo stadio oltre 70.000 persone: la Juventus e il Real hanno avuto a disposizione 18.000 biglietti per la finale a testa, 23.500 sono il quantitativo gestito dagli sponsor, altre migliaia erano state messe in vendita direttamente dall’Uefa. I filtri di sicurezza non saranno applicati soltanto nella ‘zona rossa’ attorno allo stadio, ma anche all’ingresso dello ‘Uefa Champions Festival’, il villaggio degli sponsor, allestito sulla baia di Cardiff, che verrà aperto il primo giugno e smantellato all’indomani della finale. (La Città)