Fisciano. Pronti 19 milioni per il sito di compostaggio. Il sindaco replica alle perplessità degli ambientalisti: «Non ci sono rischi»
Fisciano. 19,5 milioni di euro. A tanto ammonta il finanziamento della Regione trasferirà al Comune per la realizzazione del sito di compostaggio. A breve, inoltre, verrà emesso il decreto di stanziamento che consentirà di ottenere il via libera per l’inizio dei lavori. Non si conoscono ancora con esattezza i tempi di attuazione dell’opera, però non […]
Fisciano. 19,5 milioni di euro. A tanto ammonta il finanziamento della Regione trasferirà al Comune per la realizzazione del sito di compostaggio. A breve, inoltre, verrà emesso il decreto di stanziamento che consentirà di ottenere il via libera per l’inizio dei lavori. Non si conoscono ancora con esattezza i tempi di attuazione dell’opera, però non dovrebbe trascorrere molto per far sorgere a Fisciano quello che è il secondo sito di compostaggio in tutta la regione. Un’opera che permetterà di trattare circa 40.000 tonnellate di rifiuti al giorno. Al momento non si sono registrate contestazioni per aver scelto il territorio di Fisciano come luogo sul quale realizzare questo impianto. Inizialmente si pensava potesse nascere qualche polemica dal fronte degli ambientalisti. Però, come spiegato dal sindaco di Fisciano Vincenzo Sessa, «è un progetto che non è inquinante, perché rientra tra le categorie degli impianti cosiddetti anaerobici, ovvero che non rilasciano nessuna sostanza nociva nell’aria». Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale del Pd, nonché ex primo cittadino, Tommaso Amabile. «Il sito di compostaggio – ha spiegato – è uno di ultima generazione. In effetti, lo smaltimento dei rifiuti avverrà attraverso un metodo anaerobico senza l’emissione di fumi e odori, quindi altamente ecologico, senza alcun rischio di inquinamento ambientale. Il sito dovrà servire l’intero comprensorio della Valle dell’Irno, comportando anche notevoli risparmi in bolletta». Ad oggi, infatti, la frazione umida che viene conferita attraverso la raccolta differenziata viene trasportata fuori Regione comportando un notevole costo per i Comuni. In questo modo non solo si avrà la possibilità di smaltire in loco i rifiuti della frazione umida, ma si potrà utilizzare il compost come fertilizzante per l’agricoltura e ottenere la riduzione dei costi tributari riguardanti i rifiuti. «Tale progetto, inoltre – ha specificato Sessa – può avere anche notevoli ricadute occupazionali, in quanto la presenza di questo sito comporterà l’individuazione di specifiche figure professionali da impiegare per renderlo operativo». Tutto questo farà da cornice al già presente Eco-centro che, oltre ad essere stato sottoposto a un restyling strutturale,offre nuovi servizi ai cittadini per il conferimento della raccolta differenziata. È stata anche realizzata un’area didattica permanente, nella quale vengono accolti eventuali progetti provenienti dalle scuole, dall’università o da associazioni territoriali. (La Città di Salerno)