20/05/2017 – E Fernando Gaviria cala il poker vincendo anche sul traguardo di Tortona dopo Cagliari, Messina e Reggio Emilia. Uno sprint reale, di forza, per il giovanissimo colombiano sempre più fenomeno e protagonista del Giro del Centenario. Rimasto un pò indietro nell’ultima curva ai 400 metri e dopo aver perso la ruota di Richeze, […]
20/05/2017 – E Fernando Gaviria cala il poker vincendo anche sul traguardo di Tortona dopo Cagliari, Messina e Reggio Emilia. Uno sprint reale, di forza, per il giovanissimo colombiano sempre più fenomeno e protagonista del Giro del Centenario. Rimasto un pò indietro nell’ultima curva ai 400 metri e dopo aver perso la ruota di Richeze, Gaviria è riuscito comunque a infilarsi in mezzo ai velocisti che lo prevedevano riuscendo, davanti al sampdoriano Luis Muriel, a tagliare per primo il traguardo davanti a Sam Bennet (Bora – Hansgrohe) e Jasper Stuyven (Trek – Segafredo). “Non e’ mai facile vincere, soprattutto con i rivali che ci sono al Giro. Grazie alla mia squadra, ha fatto un lavoro strepitoso. Ero un po’ indietro dopo la curva nel finale, ma sentivo che le gambe erano quelle giuste” le parole del vincitore dopo l’arrivo che rimanda ancora il ritorno degli italiani alla vittoria. Invariata la classifica generale: per il quarto giorno di fila resta in maglia rosa l’olandese Tom Dumoulin (Sunweb), che mantiene un vantaggio di 2’23” sul colombiano Nairo Quintana (Movistar) e di 2’38” sul connazionale Bauke Mollema (Trek-Factory); Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) conserva la quinta piazza a 2’40”, Domenico Pozzovivo (Ag2R) è sempre ottavo a 3’59”. Prima dell’inizio arriva la notizia del ritiro di Geraint Thomas. Il corridore britannico del team Sky è costretto a gettare la spugna a causa delle conseguenze della caduta di domenica sul Blockhaus.
A mettere subito un po’ di pepe alla corsa sono Matej Mohoric (UAE Emirates), Vincenzo Albanese (Bardiani CSF), il più giovane tra i ‘girini’, Johann Van Zyl (Dimension Data) e Pavel Brutt (Gazprom Rusvelo), con il sudafricano che perde subito terreno lasciando così spazio ad un terzetto che riesce a guadagnare quasi due minuti e mezzo dal gruppo e che il gruppo tiene a ‘bagnomaria’. Inevitabile lo sprint, con la quarta vittoria di Gaviria, sempre meno sorpresa e sempre più talento. Domani si disputa la 14esima tappa, la Castellania-Oropa di 131 chilometri con partenza inedita per la corsa rosa e traguardo in salita. Frazione molto breve, nettamente divisa in due parti: 120 km assolutamente veloci e pianeggianti che attraversano la Pianura Padana seguiti da 11 km di salita oltre il 7% con punte al 13% a pochi chilometri dall’arrivo. Quest’anno Oropa è la Montagna Pantani. L’ascesa verso il Santuario, che in passato è stato per cinque volte sede di un arrivo al Giro, comincia dopo il passaggio a Biella e, dopo le pendenze ‘dolci’ dell’abitato di Favaro, comincerà la battaglia: è rimasto epico lo scontro tra Pantani e Tonkov nell’edizione del 1998, con il Pirata che staccò il rivale negli ultimi tremila metri.
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