Gruppo di migranti arriva a Perdifumo. Un centro privato ospiterà tra 40 e 60 persone Anche Ogliastro ha accolto 30 stranieri
Un numero considerevole di migranti potrebbe arrivare nei prossimi giorni nel comune di Perdifumo. Queste persone, dalle 40 alle 60 unità, non verranno inserite nel tessuto sociale tramite progetti pubblici ma attraverso l’interessamento di un privato. Il comune cilentano, guidato da Vincenzo Paolillo, ha infatti nei mesi scorsi rinunciato ad aderire allo Sprar. Per Sprar […]
Un numero considerevole di migranti potrebbe arrivare nei prossimi giorni nel comune di Perdifumo. Queste persone, dalle 40 alle 60 unità, non verranno inserite nel tessuto sociale tramite progetti pubblici ma attraverso l’interessamento di un privato. Il comune cilentano, guidato da Vincenzo Paolillo, ha infatti nei mesi scorsi rinunciato ad aderire allo Sprar. Per Sprar si intende il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati grazie al quale ogni comune può ospitare un certo numero di migranti, in base alla popolazione. Il Piano di Zona che comprende i comuni del comprensorio cilentano ha chiesto agli enti di aderire, anche per usufruire di numerosi vantaggi previsti dalla normativa. L’amministrazione perdifumese vi ha rinunciato in modo categorico «andando a buttare al vento degli importanti vantaggi – attacca Nazario Matarazzo, consigliere di minoranza – e lasciando via libera al privato che ha potuto ottenere la concessione di gestire un numero non indifferente di richiedenti asilo. I comuni che aderiscono allo Spar assumono una serie di diritti che, in una situazione di crisi economica e di spopolamento come quella che stiamo vivendo, diventano di assoluta necessità. Il mio – continua – è un no ai migranti gestiti dal privato ma ben vengano se ad occuparsi di loro è la cosa pubblica. Ad oggi queste persone saranno ospitate in una struttura privata che sorge nel centro di Perdifumo, in una zona abitata perlopiù da persone anziane le quali, anche a causa della loro età, troppo spesso peccano di xenofobia». La notizia dell’arrivo di un gruppo così nutrito di persone ha scosso non poco le tranquille vite dei perdifumesi i quali, spaventati da questa piccola “invasione”, hanno espresso al sindaco Paolillo i loro timori. Quest’ultimo ha convocato per oggi un consiglio comunale straordinario, alle 16 presso il municipio, con all’ordine del giorno i provvedimenti da adottare sulla questione dei migranti. «Purtroppo è una questione che abbiamo appreso soltanto giovedì scorso – si difende il primo cittadino – perché non vi è l’obbligo per la Prefettura o i privati di avvisare il comune. Nei giorni scorsi ho convocato un’assemblea con i cittadini i quali hanno manifestato la loro contrarietà all’arrivo dei migranti, pertanto noi proseguiremo e porteremo avanti questa linea. Non siamo razzisti – chiosa – ma il centro di Perdifumo non è un luogo adatto per far integrare gli immigrati considerato che conta appena 200 abitanti». Di stretta attualità è la questione dell’accoglienza dei migranti, con tutto il populismo e la paura che scaturisce. Tante sono state le polemiche nei mesi scorsi nei confronti di quei comuni che, al contrario di Perdifumo, hanno aderito allo Sprar ma che hanno dovuto ugualmente combattere il malcontento. I timori derivano soprattutto dal pensiero comune che l’integrazione sia molto difficile e che i migranti non possano far altro che delinquere. Esempio che testimonia quanto queste credenze siano infondate arriva da Ogliastro Cilento. L’amministrazione del centro collinare, sui 2.300 abitanti, ha da due anni avviato un progetto di accoglienza in collaborazione con una cooperativa. Tanti i traguardi in questi due anni, coi migranti, circa 30 tra adulti e bambini, che sono riusciti ad integrarsi perfettamente nella vita sociale di Ogliastro. «Una nostra piccola vittoria – afferma il sindaco Michele Apolito – che ci ricompensa degli sforzi fatti e delle malelingue che abbiamo dovuto sopportare. Accogliere chi è meno fortunato aiuta loro e aiuta noi, in egual misura, senza che nessuno ci rimetta nulla». (La Città)