Il Papa ai sacerdoti: «No alla doppia vita basta con l’ipocrisia». Ed incoraggia l’impegno anti-pedofilia

8 maggio 2017 | 18:47
Share0
Il Papa ai sacerdoti: «No alla doppia vita basta con l’ipocrisia». Ed incoraggia l’impegno anti-pedofilia

In occasione della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, Papa Francesco ha presieduto nella Basilica Vaticana l’ordinazione di 10 nuovi preti, sei dei quali della diocesi di Roma ed uno, don Nello Nappo, diacono di Nocera Inferiore. Tra i quattro provenienti da altre diocesi o istituti religiosi c’era fratel Andrea Bonfanti, direttore della Scuola […]

In occasione della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, Papa Francesco ha presieduto nella Basilica Vaticana l’ordinazione di 10 nuovi preti, sei dei quali della diocesi di Roma ed uno, don Nello Nappo, diacono di Nocera Inferiore. Tra i quattro provenienti da altre diocesi o istituti religiosi c’era fratel Andrea Bonfanti, direttore della Scuola Pontificia Pio IX, retta dai Fratelli della Divina Misericordia. Hanno concelebrato con il Papa il cardinale Agostino Vallini, vicario di Roma, il vicegerente Filippo Iannone, i vescovi ausiliari, i superiori dei Seminari interessati e i parroci degli ordinandi. «La doppia vita? – ha scandito Papa Francesco – E’ una malattia brutta nella Chiesa». Per il Papa, inoltre, «il presbitero che ha studiato molto e ha 1, 2, 3 lauree ma non ha imparato a portare la Croce di Cristo non serve: sarà un buon accademico, un buon professore, ma non un buon sacerdote». «Per favore – ha poi aggiunto Francesco – vi chiedo in nome di Cristo e della Chiesa di essere misericordiosi sempre, non caricare sulle spalle dei fedeli pesi che non possono portare: Gesù rimproverò questo ai dottori della legge e li chiamò ipocriti». Tra le raccomandazioni il Papa ha anche ricordato «il compito forse noioso e anche doloroso di andare a trovare gli ammalati, fatelo voi. Sta bene che vadano o laici o i diaconi ma non lasciate di toccare la carne di Cristo negli ammalati, questo santifica voi e vi avvicina a Cristo». «Siate gioiosi – ha poi concluso – per favore siate pastori del popolo di Dio nella gioia». Dopo il Regina Caeli Papa Bergoglio ha incoraggiato l’impegno contro la pedofilia dell’Associazione Meter, fondata da don Fortunato Di Noto, presente in piazza San Pietro in occasione della Giornata per i Bambini Vittime. Il gruppo di volontari e familiari dei Bambini Vittime erano riconoscibili per i cappellini gialli. «Meter – ha detto Francesco – da oltre vent’anni contrasta ogni forma di abuso sui minori. Grazie tante per il vostro impegno nella Chiesa e nella società; andate avanti con coraggio!». Infine il Papa ha ricordato che «a Gerona, in Spagna, sono stati proclamati Beati Antonio Arribas Hortiguela e sei compagni, religiosi della Congregazione dei Missionari del Sacro Cuore». «Questi fedeli ed eroici discepoli di Gesù sono stati uccisi – ha sottolineato Francesco – in odio alla fede in un tempo di persecuzione religiosa. Il loro martirio susciti nella Chiesa il desiderio di testimoniare con fortezza il Vangelo della carità». Il Papa è poi tornato a battere sul tema dei pastori corrotti: «Non è sempre facile distinguere la voce del pastore buono. C’è sempre il pericolo del ladro, del brigante e del falso pastore». Ne ha parlato infatti anche nell’omelia per l’ordinazione di 10 nuovi preti in San Pietro, mettendoli in guardia «dalla doppia vita, che è una brutta malattia nella Chiesa». «Il gregge, che siamo tutti noi, ha come abitazione un ovile che serve da rifugio, dove le pecore dimorano e riposano dopo le fatiche del cammino. E l’ovile ha un recinto con una porta, dove sta un guardiano. Al gregge – ha osservato – si avvicinano diverse persone: c’è chi entra nel recinto passando dalla porta e chi vi sale da un’altra parte. Il primo è il pastore, il secondo un estraneo, che non ama le pecore». (La Città di Salerno)