In Russia fedeli in fila per baciare la reliquia di San Nicola arrivata da Bari: «Lo ringraziamo per i miracoli»
Svetlana è arrivata a mezzanotte per mettersi in fila. Igor, che viene da Starij Oskol, nel sud della Russia, si aspetta un evento eccezionale perché già nel 2011, quando giunse a Mosca per vedere un frammento della cintura della Madonna proveniente dalla Grecia, gli nacque miracolosamente un nipotino. L’arrivo in Russia di una reliquia di […]
Svetlana è arrivata a mezzanotte per mettersi in fila. Igor, che viene da Starij Oskol, nel sud della Russia, si aspetta un evento eccezionale perché già nel 2011, quando giunse a Mosca per vedere un frammento della cintura della Madonna proveniente dalla Grecia, gli nacque miracolosamente un nipotino. L’arrivo in Russia di una reliquia di San Nicola di Bari sta scatenando una vera e propria frenesia religiosa. Una costola del santo più amato da queste parti è in mostra nella Cattedrale di Cristo Salvatore da lunedì e già quasi 50.000 persone (ieri anche il presidente Putin) sono riuscite a sfilare davanti alla teca, a toccarla e a baciarla. La coda ha raggiunto i due chilometri (ma nei prossimi giorni si prevede che arrivi a 5) e dura almeno tre, quattro ore. Ognuno ha la sua motivazione per intraprendere il viaggio. Faina Yakovlevna, che viene da Kurgan in Siberia, racconta di aver «trovato nell’orto un’icona di bronzo di San Nicola». Vladislav, un diciassettenne di Krasnodar, è qui per un miracolo: «San Nicola ci ha già aiutato quando a mia madre fu rubata l’auto e poi venne ritrovata». A Bari, dove le spoglie del santo morto nel 343 vennero portate nel 1087 (trafugate a Myra, in Asia Minore, odierna Turchia), i russi si recano regolarmente in pellegrinaggio. Poi, a febbraio dell’anno scorso, durante l’incontro di Cuba, il patriarca Kirill ha chiesto a papa Francesco di far arrivare una reliquia in terra di Russia. Così per la prima volta dopo più di novecento anni, una costola del santo ha lasciato il capoluogo pugliese per Mosca, dove rimarrà fino al 13 luglio, e per San Pietroburgo, da dove tornerà in Italia il 28 luglio. Gli esperti calcolano che a Bari si trovi circa il 65 per cento del corpo del santo. Un altro 20 per cento sarebbe a Venezia e il resto sparso per il mondo. In Russia, dove il vescovo era già venerato attorno all’anno Mille, ci sono più di una ventina di reliquie in altrettante chiese di Mosca. Ma la loro origine e l’autenticità sono per lo meno dubbie. Per questo tutti fanno la fila per la «vera» costola di San Nicola. (Corriere della Sera)