La Salernitana pensa in grande,individuata area per Salernello
Ampio e consolidato interesse per la zona di Castel Rovere, sita nel comune di Giffoni Valle Piana, dove la Salernitana vorrebbe far sorgere il nuovo centro sportivo di proprietà. E’ quanto ribadito dalla proprietà granata negli ultimi giorni: una mossa – quella di dotarsi di un vero e proprio quartier generale – che appare imprescindibile […]
Ampio e consolidato interesse per la zona di Castel Rovere, sita nel comune di Giffoni Valle Piana, dove la Salernitana vorrebbe far sorgere il nuovo centro sportivo di proprietà. E’ quanto ribadito dalla proprietà granata negli ultimi giorni: una mossa – quella di dotarsi di un vero e proprio quartier generale – che appare imprescindibile in ottica futura. Specie se, come auspicabile, l’intenzione della società è davvero quella di alzare definitivamente l’asticella e puntare alla serie A senza troppi giri di parole. Dopo i primi approcci ed i primi incontri, raccontati con dovizia di particolari dalla nostra redazione sin da quando “Salernello” era una semplice suggestione, nelle prossime settimane ma soprattutto nei prossimi mesi è prevista un’accelerata forse decisiva.
Ricapitoliamo: a cavallo tra il mese di febbraio ed il mese di marzo, il diesse Fabiani ed il segretario De Rose avevano iniziato a sondare il terreno con la famiglia Bianco, proprietaria dell’area di circa 124mila metri quadrati. Una chiacchierata esplorativa divenuta realmente concreta col passare dei giorni, tanto da spingere management e proprietà a fare ben due visite all’amministrazione comunale di Giffoni Valle Piana, guidata dal sindaco Antonio Giuliano. Dapprima il duo Fabiani-Bianchi e successivamente il patron Marco Mezzaroma hanno infatti incassato la massima disponibilità da parte degli amministratori della città del Festival per ragazzi, pronti ad accogliere la società dell’ippocampo che, dal canto suo, ha provato a cautelarsi facendosi illustrare dettagliatamente anche altre aree.
Nuovi contatti tra le parti (società, amministrazione e famiglia Bianco, ndr) ci sono stati negli ultimi giorni e Mezzaroma ha fatto capire chiaramente come l’ipotesi Giffoni sia sempre in pole-position per tanti motivi, al netto dei messaggi – diretti e indiretti – lanciati anche da altri sindaci della provincia di Salerno e dalla stessa amministrazione comunale del capoluogo, che pure accoglierebbero a braccia aperte la società granata. Ma tant’è, la sensazione è che al massimo qualche impianto di nuova costruzione (il Mario Vecchio di Capaccio?) verrò sfruttato per le gare casalinghe dei baby nell’attesa che sorga il nuovo “gioiello”, come d’altronde verificatosi anche negli anni passati quando i granatini spesso sono stati di scena sul sintetico del “Sant’Antonio da Padova” di Montecorvino Pugliano e del “Dony Rocco” di Campagna. Ma nulla più, perchè per far sì che sorga un impianto di questa portata c’è bisogno di terreni con potenzialità riscontrate soltanto in alcuni presenti nel capoluogo dei Picentini.
Mezzaroma, tuttavia, era atteso a Giffoni nei giorni immediatamente successivi alla Pasqua ma alcuni impegni lo costrinsero a ritornare nella Capitale al triplice fischio della gara vinta col Latina 2-1 nel lunedì dell’Angelo. Il co-patron, però, a bocce ferme (giovedì sera, a Perugia, si disputerà l’ultima gara della stagione) e con la mente leggermente più sgombra, ritornerà a Giffoni per un sopralluogo nell’area di Castel Rovere, dove già erano iniziati più di 15 anni fa i lavori dell’originario progetto pensato dalla vecchia Salernitana Sport di Aniello Aliberti. Questo perchè, nonostante siano stati sottoposti anche altri terreni, al momento per il costruttore e co-patron granata sembra l’ipotesi maggiormente percorribile ma soprattutto maggiormente conveniente. Ed in particolar modo a livello burocratico, dato che non ci sarebbe bisogno di andare ad apportare modifiche al piano regolatore ma nell’eventualità andrebbero soltanto rinnovate le concessioni edilizie. E i tempi, ovviamente, si accorcerebbero in maniera sensibile.
fonte solosalerno.it