Macron scende subito in campo con l’Italia: “Sui migranti inascoltato il vostro appello”
Una breve conferenza stampa all’Eliseo per suggellare l’alleanza tra la Francia di Emmanuel Macron e l’Italia guidata da Paolo Gentiloni prima di sedersi alla cena a base di fois gras e insalata di tartufi. È uno scambio di omaggi reciproci quello tra presidente francese e premier italiano, impegnato affinché l’arrivo del nuovo leader transalpino non […]
Una breve conferenza stampa all’Eliseo per suggellare l’alleanza tra la Francia di Emmanuel Macron e l’Italia guidata da Paolo Gentiloni prima di sedersi alla cena a base di fois gras e insalata di tartufi. È uno scambio di omaggi reciproci quello tra presidente francese e premier italiano, impegnato affinché l’arrivo del nuovo leader transalpino non lasci indietro l’Italia dal rinnovato asse franco-tedesco che, dopo il voto di Berlino di settembre, si impegnerà a rilanciare l’Europa. Inizia Macron: «Non abbiamo ascoltato abbastanza il grido di aiuto dell’Italia sulla crisi dei migranti, conosco le sfide che state affrontando ed auspico che si possa andare avanti per una vera riforma del diritto d’asilo e delle regole comuni per proteggere gli stati più esposti alla pressione migratoria». Gentiloni ricambia: «L’elezione di Macron è stata un’iniezione di fiducia e di speranza per l’Europa, ora bisogna investire questo capitale in una direzione comune». E così a cena i due parleranno dei temi sui quali rilanciare l’Unione. Non a caso sono accompagnati dai propri responsabili dei rapporti con Bruxelles, Marielle De Sarnez e Sandro Gozi, quest’ultimo legato da una stretta amicizia con diversi ministri del nuovo governo francese. Lo schema al quale lavorano gli italiani è di evitare l’isolamento dall’asse Macron-Merkel, cercando di coinvolgere anche la Spagna in un gruppo di testa che ridisegni discretamente il futuro dell’Unione. Magari concedendo a Parigi la leadership della futura Europa della sicurezza e della difesa, senza mettere troppo in discussione la guida tedesca in economia ma lavorando con Madrid su migranti e investimenti per la crescita. Così Gentiloni come primo tema di cooperazione cita proprio «difesa e sicurezza», mentre Macron si impegna sui migranti e rassicura l’ospite in arrivo da Roma: «Lavoreremo in stretta collaborazione con Italia e Germania e con tutti i Paesi con cui condividiamo i valori per migliorare l’Europa». Chiosa Gentiloni: «Sarà un piacere». Quindi i due temi elencano i temi di più stretta attualità sui quali rilanciare l’Europa già in autunno: una vera unione fiscale e monetaria, la creazione di un budget per la zona euro capace di aiutare i governi che fanno le riforme e, tema caro a Parigi, le regole per i lavoratori europei in arrivo da un altro Paese dell’Unione. (la Repubblica)