Napoli, Sarri: “Il secondo posto? Intanto battiamo tutti i record”
20/05/2017 – Il chiodo fisso di Maurizio Sarri si chiama Fiorentina. Il tecnico mantiene alta la concentrazione in vista della sfida di sabato sera al San Paolo. “Vogliamo battere tutti i record della storia del Napoli. Sarebbe un buon viatico per la prossima stagione. Alla squadra ho detto di non pensare alla Roma e solo […]
20/05/2017 – Il chiodo fisso di Maurizio Sarri si chiama Fiorentina. Il tecnico mantiene alta la concentrazione in vista della sfida di sabato sera al San Paolo. “Vogliamo battere tutti i record della storia del Napoli. Sarebbe un buon viatico per la prossima stagione. Alla squadra ho detto di non pensare alla Roma e solo alla fine verificheremo il nostro piazzamento finale. Il terzo posto rappresenta ovviamente un traguardo intermedio perché ci porta al preliminare di Champions”.
Come ha stimolato la squadra in vista del secondo posto? “Ci deve interessare relativamente il duello con la Roma. Il match con la Fiorentina è difficile dal punto di vista mentale, ma noi dobbiamo proseguire su questa strada. La Fiorentina ha qualità di palleggio e riesce a toglierci il possesso per lungo periodo. Senza dimenticare che gioca con un modulo da sempre problematico per noi”.
Il Napoli è matematicamente in lotta per lo scudetto. E’ un grande risultato? “Noi in questo momento siamo soddisfatti di quello che stiamo facendo, vogliamo finire bene. Sarebbe una base d’inerzia e di convinzione per proseguire a fare bene”.
Mertens ha rinnovato il contratto. E’ contento? “Sì lo sono. Ma in questo momento penso soltanto alla Fiorentina”.
Cosa ha detto alla squadra in questi giorni? “Non pensiamo alla Roma e concentriamoci soltanto sul nostro rendimento. Vogliamo il record di punti della storia del Napoli. Poi vedremo dove arriveremo”.
Come sta Allan? “E’ in dubbio per la Fiorentina. Ha un affaticamento muscolare. La problematica non è grave. Molto probabilmente non ci sarebbero rischi enormi. Lo valuteremo soltanto sabato mattina. Per noi in certe gare è una soluzione straordinaria, ma abbiamo le alternative per farne a meno”.
Ha un po’ di fierezza per le prestazioni del Napoli? “Riesco a pensare solo step by step. Quindi sono concentrato sulla Fiorentina e non su quanto abbiamo fatto col Torino. Spero che la squadra abbia il mio stesso atteggiamento”.
Chi sceglierà domani come regista? “Jorgino e Diawara stanno entrambi bene. La valutazione sulla caratteristica dell’avversario può venire meno se un giocatore sta attraversando uno straordinario momento di forma. La Fiorentina è una squadra che ci toglie possesso e quindi dobbiamo stare attenti. Il livello dei viola è importante: Saponara è un ottimo giocatore, così come Kalinic e soprattutto Bernardeschi”.
Le fanno piacere i complimenti per il bel gioco? “Il Napoli fa un calcio piacevole da vedere, ma l’obiettivo è vincere le partite. Dobbiamo unire le proprietà di palleggio al risultato. Ultimamente ci stiamo riuscendo con buona continuità e noi dobbiamo credere nella nostra filosofia. Lasciamo stare i luoghi comuni. Si può vincere giocando bene. Sono convinto che questa squadra esprimerà il 100% solo giocando così”.
Ancelotti ha parlato dei fatturati che fanno la differenza. Perché in Italia si fa fatica ad accettare questo aspetto? “Mi sembra evidente un discorso del genere. E’ normale che i fatturati incidano. Per fortuna non è matematico, ogni tanto ci sono delle storie che sfuggono a questa dinamica. Ovviamente sono rare e quindi tutti le ricordano. Chi fattura un miliardo, può comprare giocatori da 100 milioni, chi ne fattura 300, può comprarne uno da 30”.
Mertens vuole rimanere, Ghoulam pure. E’ anche merito suo? “Il merito è esclusivamente dei giocatori. Questo è un gruppo sano con dei valori. Crede fortemente in quello che gli presento. Sono sempre lo stesso, i miei difetti sono uguali a quelli della C. Ogni tanto mi arrabbio e utilizzo un linguaggio che non dovrei usare. Non è difficile gestire i grandi giocatori, lo sono di più le prime donne in C”.
Quanto è distante il vostro sogno scudetto? “E’ un sogno nostro, quindi c’è bisogno di equilibrio e si deve raccontare la verità. Il Leicester rappresenta un’eccezione e non la regola”.
Il terzo posto è un obiettivo intermedio. In che senso? “Ci porta ad un traguardo intermedio, ovvero al preliminare di Champions. E noi nel nostro sogno non siamo contenti neanche di questo”.
Lei è contento dei difensori centrali. Li vuole pure l’anno prossimo? “Non voglio niente, ma se mi viene chiesto, faccio le mie valutazioni non soltanto dal punto di vista tecnico. Siamo la terza difesa d’Italia e abbiamo preso solo qualche gol in più dello scorso campionato. Il nostro meccanismo funziona, poi ovviamente ci sono stati degli errori che possono essere limati. Il reparto è in crescita e i giocatori hanno la mia completa fiducia”.
La Repubblica