Offesa la memoria del Grande Torino. Scritte nei pressi della basilica di Superga. Condanna di Buffon: «I vandali più morti dei morti»
Nel giorno del 68esimo anniversario della tragedia di Superga, dove a seguito di uno schianto aereo persero la vita 31 persone, tra cui giocatori del Grande Torino, ieri mattina la sindaca del capoluogo piemontese, Chiara Appendino, si è recata a rendere omaggio davanti alla basilica deponendo una corona di fiori davanti alla lapide che ricorda […]
Nel giorno del 68esimo anniversario della tragedia di Superga, dove a seguito di uno schianto aereo persero la vita 31 persone, tra cui giocatori del Grande Torino, ieri mattina la sindaca del capoluogo piemontese, Chiara Appendino, si è recata a rendere omaggio davanti alla basilica deponendo una corona di fiori davanti alla lapide che ricorda i campioni granata. Citando una frase di Indro Montanelli “Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltanto in trasferta” su Fb Appendino sottolinea che la squadra “rimarrà per sempre un simbolo indelebile del calcio italiano”. Anche il portiere della Juventus Gianluigi Buffon ha condannato il gesto di alcuni vandali che hanno imbrattato il muro lungo la strada che porta alla basilica di Superga con scritte offensive nei confronti del Grande Torino. “Viva la vita nella pienezza dei suoi sentimenti, alcuni nobili, altri magari un po’ meno. Ma quando si scrivono frasi indecorose o inopportuni striscioni, probabilmente senza piena consapevolezza, si è più morti dei morti – ha scritto senza mezzi termini il capitano bianconero in un post su Facebook – I morti sono morti e non rompono i coglioni a nessuno. Vanno lasciati in pace e vanno rispettati, fossero anche i nemici ed i rivali più acerrimi che uno possa avere. Perché i morti hanno mogli, figli e nipoti e dar loro una seconda atroce sofferenza, oltre quella che hanno già patito, è disumano”. (La Città di Salerno)