Penisola Sorrentina. Quelle maledette e pericolose gallerie
Penisola Sorrentina. Statale 145 Sorrentina. Un percorso che ha origine dall’area di svincolo “Castellammare di Stabia” dell’Autostrada A3 Napoli-Salerno-Reggio Calabria, passando per un lungo viadotto, unico costruito ad un livello superiore alle strade di Castellammare di Stabia e Gragnano e che risulta sempre intasato tutte le mattine e non solo. Sono tre le gallerie che […]
Penisola Sorrentina. Statale 145 Sorrentina. Un percorso che ha origine dall’area di svincolo “Castellammare di Stabia” dell’Autostrada A3 Napoli-Salerno-Reggio Calabria, passando per un lungo viadotto, unico costruito ad un livello superiore alle strade di Castellammare di Stabia e Gragnano e che risulta sempre intasato tutte le mattine e non solo.
Sono tre le gallerie che insistono su questa strada, senza contare le gallerie paramassi a Pozzano, all’inizio di Vico Equense e al Bikini. Due gallerie si trovano nel territorio di Castellammare di Stabia (Privati e Varano) ed una, la più lunga, parte da Pozzano (inaugurata il 16 luglio 2014 dopo trentadue anni di costruzione, si tratta di una congiunzione con quella di Seiano, eliminando lo storico ingresso dallo Scrajo), evita il centro vicano e termina nella vecchia galleria di Seiano.
Tre gallerie, lunghe e pericolose. Quella di Pozzano sembra interminabile, non ha risolto il problema traffico per il centro equano, per il limite di 60 km/h e multe salatissime, che invita le auto a non passarci.
La notte sono ancora più pericolose, scarsa luminosità e conducenti che sfrecciano infischiandosene dei vari limiti e divieti imposti. Tanti incidenti avvenuti in tutti questi anni. Di tutti i tipi, tra moto, auto, camion, pullman. Insomma, chi più ne ha, più ne metta. Purtroppo molti anche mortali. Ci vorrebbero più illuminazione, più controlli e magari un sistema di delimitazione delle carreggiate come barriere, transenne e separatori.
E’ di stanotte “l’ultimo”, si fa per dire, incidente mortale avvenuto nella galleria di Privati, a Castellammare di Stabia. Un giovane, che stava tornando a casa, in smart insieme ad un amico, è stato travolto da una vecchia Jeep che marciava dalla direzione opposta, che stava sorpassando ad una elevata velocità. L’amico affianco è rimasto illeso.
Si tratta di un altro giovane vicano, che in pochi mesi, per pura casualità e forse scherzo del destino, hanno perso la vita. Si chiama Luca Iaccarino, ventiseienne di Massaquano, frazione vicana, figlio di un carabiniere in congedo, che è stato travolto per la fretta di qualcuno e la mancanza di prudenza.
Stessa età del giovane Catello Donnarumma, 26 anni, che ha perso la vita schiantandosi con la sua amata moto dopo la strettoia di Pietrapiano, Vico Equense, vicino alla succursale della scuola alberghiera. Erano amici. Erano anche accomunati dalla stessa passione: le moto.
Mi chiedo, come bisogna fare a sopportare tutto questo? Quando sveglieremo le coscienze di qualcuno? Quando cercheremo di risolvere qualcosa? Si aspettano altre vittime per metterci in moto e rendere queste strade più sicure? Diamoci da fare!
Ciao Luca.