Playoff, il calendario condanna i granata: spareggi compromessi, ma quel girone d’andata…

5 maggio 2017 | 10:23
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Playoff, il calendario condanna i granata: spareggi compromessi, ma quel girone d’andata…

270 minuti alla fine della regular season e giochi che sembrano ormai già fatti. La sconfitta della Salernitana del Primo maggio contro il Frosinone ha di fatto sancito l’eliminazione della squadra di Bollini dalla corsa playoff. Serve un miracolo, nel vero senso della parola: i risultati negativi ottenuti dai granata nel mese di aprile hanno […]

270 minuti alla fine della regular season e giochi che sembrano ormai già fatti. La sconfitta della Salernitana del Primo maggio contro il Frosinone ha di fatto sancito l’eliminazione della squadra di Bollini dalla corsa playoff. Serve un miracolo, nel vero senso della parola: i risultati negativi ottenuti dai granata nel mese di aprile hanno compromesso quanto di buono fatto a marzo. Tra l’ottava e la nona ci sono tre punti di differenza: lo Spezia a 55 difende l’ultimo posto utile, il Bari a 52 è la prima inseguitrice. Non sarà facile per i galletti, che nelle ultime dieci partite hanno collezionato solamente 9 punti. L’impressione è che a contendersi il terzo posto utile per andare in Serie A saranno le sei squadre oggi a occupare i posti validi per gli spareggi. Resta da capire quale squadra tra Verona e Frosinone verrà promossa direttamente e soprattutto se i playoff verranno davvero effettuati. È proprio il regolamento che rende proibitiva una rimonta del cavalluccio che sarebbe davvero senza precedenti. La Salernitana è a quota 51, a 4 punti da Spezia e Carpi: una vittoria sabato nello scontro diretto contro la squadra di Castori avvicinerebbe Bollini all’ottava, ma i giochi non sarebbero comunque riaperti. La regola vuole che i playoff vengano disputati dalla terza fino a un massimo di sei squadre, a patto che queste rientrino in un range di 14 punti. Traduzione, se la Salernitana dovesse arrivare ottava servirebbe un distacco dalla terza minore di 15 punti. A oggi, i granata sono a 17 punti dal Frosinone: non basta rimontare 4 punti al Carpi, serve recuperarne anche 3 ai ciociari. La beffa arriva dal calendario. L’ultima giornata regalerà un Perugia-Salernitana che potrebbe decidere le sorti del campionato. Alla Salernitana servono 9 punti per poter ambire quantomeno a dare un’occhiata alla classifica finale e 9 punti significa battere il Perugia rischiando di non far proprio disputare i playoff. Oggi i grifoni sono quarti a -8 dal Frosinone, con 10 punti di distacco tra terza e quarta non si disputano gli spareggi promozione. Ricapitolando, per sognare la Salernitana deve recuperare 4 punti a una tra Carpi e Spezia, sperare in almeno due passi falsi del Frosinone e fare il tifo per il Perugia affinché il distacco all’ultima giornata tra terza e quarta sia di massimo 6 punti. Difficile, ai limiti dell’impossibile. Eppure bastava così poco per essere in questo lotto di sei squadre, bastava solo qualche punto in più. Bastava non commettere errori grossolani per tutto il girone di andata.

Seduta all’Arechi: provato tridente Rosina-Coda-Sprocati ma scalpita Joao Silva

Carte mischiate, come al solito, per la Salernitana di mister Alberto Bollini. La squadra s’è ritrovata allo stadio Arechi questo pomeriggio ed ha svolto un lavoro tattico agli ordini del trainer di Poggio Rusco, orientato a mandare in campo “chi è più motivato”. Il monito lo ha lanciato lo stesso Bollini dopo la debacle di lunedì sera contro il Frosinone, così tra scelte forzate ed altre di natura meramente tecnica sul prato del Cabassi dovrebbe essere srotolato un undici ben diverso da quello che ha affrontato i ciociari. Innanzitutto, bisognerà far a meno degli squalificati Vitale e Minala e degli infortunati Busellato e Luiz Felipe, mentre rientreranno Perico ed Odjer che hanno scontato le rispettive squalifiche. E proprio gli ultimi due dovrebbero ritrovare anche una maglia da titolare, rispettivamente sull’out destro difensivo ed in mezzo al campo.

Davanti a Gomis, la linea difensiva dovrebbe essere completata da Tuia, Bernardini e Bittante ma occhio alle candidature di Schiavi e Mantovani, anch’essi tenuti sulla corda da Bollini. In mediana molto dipenderà dall’atteggiamento: Odjer e Ronaldo sembrano sicuri di una maglia, mentre l’altro posto se lo giocano Della Rocca e Zito. Carte ben mescolate anche per quel che concerne la prima linea, dove le quotazioni di Improta pare siano in netto calo in virtù di un battibecco avuto col tecnico nel corso dell’allenamento, tuttavia prontamente rientrato. Non è da escludere, dunque, un 4-3-1-2 con Rosina alle spalle del duo Coda-Joao Silva, anche se nel corso della seduta odierna è stato provato il tridente Rosina-Coda-Sprocati. Ultimi dubbi che saranno fugati domattina, in sede di rifinitura. Dopodichè, la Salernitana consumerà un pasto frugale e si muoverà verso l’Emilia Romagna.

Curiosa presenza all’Arechi in occasione dell’allenamento: è infatti tornato nel suo vecchio stadio Antonio Chimenti, indimenticato portiere granata dal 1993 al 1997 con cui la Salernitana conquistò la promozione in B con Delio Rossi in panchina. Insieme a lui anche l’ex portiere Marco Roccati.

fonte solosalerno.it