Primarie ad Ercolano, indaga la Procura. I magistrati verificheranno la regolarità del voto degli immigrati. Saranno tutti identificati e ascoltati
La Procura di Napoli intende approfondire la vicenda del voto per le primarie a Ercolano, denunciata all’indomani del voto dal sito Fanpage. I magistrati, presumibilmente, nelle prossime ore acquisiranno il filmato, nel quale si vede un gruppo di immigrati fuori a un seggio in attesa di votare per Renzi. Il procuratore aggiunto Alfonso D’Avino, che […]
La Procura di Napoli intende approfondire la vicenda del voto per le primarie a Ercolano, denunciata all’indomani del voto dal sito Fanpage. I magistrati, presumibilmente, nelle prossime ore acquisiranno il filmato, nel quale si vede un gruppo di immigrati fuori a un seggio in attesa di votare per Renzi. Il procuratore aggiunto Alfonso D’Avino, che coordina le inchieste sui reati contro la pubblica amministrazione, presto potrebbe decidere di avviare un’indagine conoscitiva. Un atto dovuto, ovviamente, in presenza di una notizia di reato che ha avuto una vasta eco sulla stampa. Nel filmato, realizzato domenica scorsa e rilanciato dalle principali testate giornalistiche, si vedono alcuni immigrati in attesa fuori a un seggio di Ercolano. Uno di loro, intervistato in francese, ha dichiarato che il gruppo era stato prelevato in un vicino centro di accoglienza e accompagnato in pullman a votare. Ha anche aggiunto di ritenere che accettare l’invito a sostenere il candidato Matteo Renzi, piuttosto che Michele Emiliano o Andrea Orlando, avrebbe potuto aiutarlo a ottenere il permesso di soggiorno; al momento, tuttavia, non risulta che qualcuno all’interno del Pd abbia fatto riferimento a questo. Una volta che il fascicolo sarà delegato a un sostituto, questi deciderà in che modo procedere dopo l’esame del filmato. Il pm potrebbe chiedere alla polizia giudiziaria di rintracciare e identificare gli immigrati ripresi nel filmato, per poter rivolgere loro domande in modo ufficiale e comprendere se è stato commesso o no un reato portandoli a votare. In astratto, essendo le primarie del Pd un evento privato, ipotizzare e soprattutto dimostrare un reato – per esempio il voto di scambio – sarebbe particolarmente difficile. I magistrati tuttavia intendono verificare, soprattutto per quanto attiene al coinvolgimento degli immigrati, che hanno una posizione e delle aspettative diverse rispetto ai cittadini italiani. Un anno fa un fascicolo conoscitivo era stato aperto sulle primarie del Partito democratico per scegliere il candidato sindaco di Napoli. Anche in quella circostanza il sito Fanpage aveva documentato presunte irregolarità prima del voto e in particolare l’offerta di piccole somme di denaro ai votanti in cambio della preferenza per Valeria Valente, che correva contro Antonio Bassolino. Finora la vicenda è rimasta senza indagati, a dimostrazione della difficoltà di provare un reato. Appare ormai probabile, dunque, che il pm delegato, Francesco Raffaele, proceda ad un’archiviazione motivata, così come prevede il codice per i fascicoli che non costituiscono notizie di reato. (Corriere del Mezzogiorno)