Punta Gradelle (Vico Equense). Sta nascendo una nuova creatura, bisognerà prendersene cura!
Punta Gradelle (Vico Equense). Ancora poco e il ciclo biologico dell’impianto di depurazione che servirà tutta la penisola, andrà a regime. Ma cosa succederà esattamente? Ci aiuta in una lunga spiegazione che vi preghiamo di leggerla tutta d’un fiato, Raffaele Attardi, ex sindaco di Sorrento ed una delle 12000 gocce de La Grande Onda. L’impianto, come […]
Punta Gradelle (Vico Equense). Ancora poco e il ciclo biologico dell’impianto di depurazione che servirà tutta la penisola, andrà a regime. Ma cosa succederà esattamente? Ci aiuta in una lunga spiegazione che vi preghiamo di leggerla tutta d’un fiato, Raffaele Attardi, ex sindaco di Sorrento ed una delle 12000 gocce de La Grande Onda.
L’impianto, come un enorme organismo vivente, continuerà a separare tutti i solidi gettati in fogna (finora, non ancora a regime, ne sono già state separate più di 60 tonnellate) e poi inizierà a degradare sostanze organiche e detersivi. Questo lavoro, come avviene nel nostro intestino, o nelle botti che contengono il mosto, sarà svolto dai batteri. Al termine di questo processo, le acque saranno depurate, contenenti una quantità ridotta contaminanti e di nutrienti, andranno a mare, e la quantità batterica, verrà stabilizzata ed allontanata dall’impianto: rinviamo ad un’altra puntata la discussione su che fine faranno questi fanghi e concentriamoci su cosa può bloccare questo processo.
Se si ferma la vita, ovvero se muoiono i batteri, il processo di depurazione si ferma. È perciò indispensabile che in fogna non vengano gettate sostanze tossiche, tali cioè da avvelenare i batteri. E chi si deve prendere cura del fatto che ciò non accada?
Prima di cominciare, ognuno a scaricare ognuno le colpe sugli altri, vi ripropongo la solita riflessione: i risultati dipendono dai processi applicati . E poiché tutti scarichiamo in fogna, il risultato di getto che accadrà dipenderà, anche se con responsabilità diverse, dal comportamento di ciascuno di noi.
Siamo tutti coinvolti: ognuno ha le sue responsabilità ed i suoi traguardi da raggiungere. La Regione che gestirà l’impianto per un anno, per validarne il funzionamento, deve predisporre adeguate procedure per la gestione ordinaria, ma anche per la gestione di guasti ed emergenze.
La Gori che gestisce la rete fognaria che porta i liquami all’impianto, deve pubblicizzare l’avvio dell’impianto, i regolamenti per l’allaccio in fogna ed i requisiti da rispettare; deve verificare che gli allacciamenti degli scarichi non assimilabili ai civili, siano in regola con i requisiti richiesti e che i titolari di tali autorizzazione pretrattino, ove richiesto i reflui; deve monitorare in continuo, Comune per Comune, le caratteristiche dei liquami immessi nel collettore per individuare eventuali non conformità.
Le Amministrazioni pubbliche che devono regimentare le acque piovane, per eliminare i conferimenti di acque bianche nelle fogne, ed in particolare i flussi provenienti dai rivoli.
Gli Organi di Controllo che almeno nella fase di avvio dell’impianto, devono attuare piani straordinari di controllo, per individuare ed eliminare gli abusi, prima che creino danno.
La stampa locale, che deve proporre una corretta informazione su ciò che occorre fare e su ciò che ognuno sta facendo, evidenziando le cose fatte ed i ritardi.
Ed indispensabile che anche le Associazioni ambientaliste facciano la loro parte, come è avvenuto per la raccolta differenziata, informando i Cittadini di questa nuova realtà e aiutando a diffondere le buone prassi.
Il vino nuove deve stare nelle botti nuove: immaginiamo di vivere in un paese normale e facciamo tutti insieme le cose che servono per gestire questo nuovo sistema, senza attendere l’ennesima emergenza causata dalla nostra incapacità di prevenire i disastri: ancora non abbiamo iniziato e guardandosi intorno si vede già che siamo in ritardo.
Molto spesso ci accusano di aver detto cose ovvie, o di aver ottenuto un risultato scontato o di volerci appropriare dei meriti nella realizzazione di questa opera, che spettano ad altri, e di portare quest’argomento continuamente all’attenzione per fare trionfalismo.
E’ vero spesso diciamo cose ovvie: ma siamo consapevoli che le cose ovvie non sono mai scontante e che bisogna spingerle per ottenerle. Ci piace anche celebrare i successi, ma questo non significa voler togliere merito agli altri.
Abbiamo detto infinite volte di essere perfettamente consapevoli di non essere stati gli unici a promuovere questo miglioramento: la creatura è nata per merito di tanti.
Ma pensiamo anche che se tanti hanno contribuito a questo parto, i veri genitori saranno quelli che accompagneranno questa creatura nella crescita.
Le 12000 gocce della Grande Onda, accompagneranno questa crescita e vorremmo tanto che la famiglia di questa creatura fosse ancora più allargata. Vi aspettiamo