Roaming like at home: roaming gratuito in tutta l’Unione Europea
Dal 15 giugno 2017 non verranno più attribuite tariffe aggiuntive per il traffico dati, voce ed SMS nei Paesi dell’Unione Europea, ovvero niente più costi di roaming: gli utenti potranno usufruire delle soglie incluse nei pacchetti della loro offerta nazionale. Già dal 1 febbraio era stato raggiunto un accordo tra Parlamento, Consiglio e Commissione europea, […]
Dal 15 giugno 2017 non verranno più attribuite tariffe aggiuntive per il traffico dati, voce ed SMS nei Paesi dell’Unione Europea, ovvero niente più costi di roaming: gli utenti potranno usufruire delle soglie incluse nei pacchetti della loro offerta nazionale.
Già dal 1 febbraio era stato raggiunto un accordo tra Parlamento, Consiglio e Commissione europea, ma la decisione è stata ufficialmente approvata il 7 aprile scorso dai parlamentari europei, con 579 voti favorevoli, 27 contrari e 50 astenuti.
Come molti provvedimenti europei, non è stato facile da adottare: se ne parlava già da anni, ma ora una telefonata dalla Penisola Sorrentina a Milano avrà lo stesso prezzo di una da Vico Equense a Parigi o a Berlino.
È finalmente stata trovata l’intesa sui prezzi all’ingrosso che gli operatori si applicano tra di loro per offrire i servizi di roaming. Il Consiglio europeo spiega che le tariffe all’ingrosso saranno il 90% più basse di quelle attuali, consentendo agli operatori di offrire il roaming ai propri clienti senza aumentare il costo delle telefonate nazionali.
I tetti massimi concordati prevedono 3,2 centesimi di euro al minuto per le chiamate voce e un centesimo per SMS, in calo dai rispettivi 5 centesimi e 2 centesimi. Le tariffe all’ingrosso per il traffico dati saranno limitate a 7,7 euro per Gigabyte da giugno 2017, per calare poi a 4,5 euro dal primo gennaio 2019 e ancora a 2,2 euro nel 2022. La Commissione europea intende rivedere le tariffe all’ingrosso ogni due anni.
Non mancano gli scettici, ma nelle intenzioni dell’UE, questo provvedimento dovrebbe aprire il mercato anche a operatori più piccoli e virtuali.
L’iniziativa è soprannominata “Roaming like at home” e, mentre l’azzeramento dei costi di roaming inizialmente era stato previsto per il 30 giugno, ora è previsto per il 15 giugno 2017. L’abolizione completa dei costi di roaming scatterà quindi il 15 giugno 2017, ma già dal 30 aprile 2016 il sovraccosto massimo di prezzo si è abbassato notevolmente. Il ministro maltese Emmanuel Mallila ha detto: “Questa decisione è la fase finale di un processo che è iniziato 10 anni fa. Dalla prossima estate, ovunque in viaggio in Europa, i cittadini saranno in grado di effettuare chiamate, inviare testi, navigare e rimanere in contatto. Il roaming come a casa è ormai una realtà.”
Dal 30 aprile 2016 è già in vigore un regolamento che riduce di 3-4 volte i costi del roaming. Oggi chi si trova in viaggio in un paese dell’UE e usa il telefono con il proprio operatore nazionale paga quindi per il roaming molto meno di quanto pagava in passato: la tariffa prevista dal proprio piano tariffario nazionale, con un sovrapprezzo di 5 centesimi al minuto per le chiamate in uscita, 1 centesimo al minuto per le chiamate in entrata, 2 centesimi per inviare ogni SMS e 5 centesimi a Megabyte per navigare su Internet (IVA esclusa).
Ripartiamo però dalle basi: cosa significa “roaming” e perché fino ad ora ha avuto costi così alti? Quando viaggiamo all’estero e utilizziamo la rete di altri Paesi sul nostro smartphone dotato di SIM italiana siamo in roaming: il nostro operatore nazionale lavora insieme a operatori di altri Paesi per permetterci di rimanere sempre connessi, o comunque raggiungibili. Nei momenti in cui utilizziamo il telefono per chiamare, mandare SMS o navigare, il nostro operatore paga quello estero per il servizio offerto, e questi costi, definiti prezzi di roaming all’ingrosso, sono sempre stati decisamente alti, soprattutto quelli per il traffico dati.
I costi all’ingrosso, e di conseguenza quelli per i consumatori, sono calati sensibilmente negli ultimi anni, ma cosa succederà dunque dal 15 giugno prossimo? Gli operatori mobili saranno costretti a offrire minuti, SMS e traffico dati allo stesso prezzo di quello nazionale, e questo significa che se nel pacchetto abbiamo 500 minuti, 500 SMS e 2 GB di Internet potremo utilizzarli anche all’estero. Ovviamente tutto questo sarà concesso a coloro che hanno residenza stabile in uno dei Paesi membri dell’UE e a coloro che dimostreranno di avere legami stabili con essi (ad esempio studenti o lavoratori).
I fornitori potranno prevedere però meccanismi di controllo “equi, ragionevoli e proporzionati sulla base di indicatori oggettivi per rilevare i rischi di uso abusivo o anomalo” durante la permanenza all’estero, che dovrà essere temporanea. Questi controlli possono includere confronti statistici di utilizzo del traffico tra il Paese di residenza e gli altri, ma devono riguardare un periodo di almeno quattro mesi.
I cittadini europei potranno continuare ad acquistare SIM in qualunque Paese, ma potrebbero non usufruire dei vantaggi del roam like at home se lo Stato sarà diverso da quello di residenza o se non dimostreranno di avere stabili legami con lo Stato dove hanno comprato la scheda.
Tutto questo è studiato per combattere gli abusi commerciali (ad esempio acquisto di massa e rivendita di SIM per l’uso permanente in altri Stati) e individuali da parte dei consumatori stessi: il sistema è infatti ideato per i viaggiatori, e se l’operatore dovesse rilevare un utilizzo di almeno due mesi all’estero nell’arco dei quattro mesi di controlli, potrà inviare un avviso; una volta ricevuto questo avviso, il consumatore avrà diritto a due settimane di tempo per chiarire la situazione, altrimenti dovrà pagare supplementi per il traffico utilizzato.
Esistono alcune altre regole, che hanno lo scopo di evitare conseguenze negative, ovvero l’aumento dei prezzi delle tariffe interne.
Per i contratti che includono dati illimitati o soglie alte e prezzi molto bassi, chi dispone di chiamate e SMS illimitati potrà usufruirne liberamente, ma per quanto riguarda il traffico dati ci saranno delle limitazioni: il cliente potrà infatti avere a disposizione non oltre il doppio del volume di dati acquistabili per il valore del contratto al prezzo all’ingrosso.
Per esempio: con un’offerta da 70€ al mese (57,85€ tasse escluse) che comprende minuti, SMS e dati illimitati, viaggiando all’estero sarà possibile utilizzare minuti ed SMS illimitati, ma per quanto riguarda i dati sarà possibile usare al massimo il doppio del numero di dati che è possibile acquistare con i 57,85 euro al prezzo all’ingrosso: quindi si avranno a disposizione circa 15 GB (destinati a salire nei prossimi anni con gli ulteriori cali di prezzo).
Qesto punto è molto importante da comprendere, ed è anche il più controverso, risulta quindi utile fare ulteriori esempi su pacchetti non illimitati prendendo in esame un paio di reali tariffe, come Vodafone Special 1000 e Fastweb Mobile 250: le due offerte hanno lo stesso costo (10€ ogni quattro settimane), ma prevedono un numero differente di Gigabyte.
– Vodafone Special 1000 prevede 1000 minuti, 1000 SMS e 2 Gigabyte di Internet: in questo caso all’estero sarà possibile utilizzare tutti i minuti e gli SMS senza dover pagare niente di più, ma per quanti riguarda u dati, loro quantità dipende dai costi all’ingrosso (dal 15 giugno 7,7 euro/GB), e va moltiplicata per 2: questo significa che si avrà a disposizione praticamente la stessa soglia di Gigabyte (togliamo le tasse dai 10 euro e poi dividiamo per 3,85).
– Diversa la questione di Fastweb Mobile 250, che include 250 minuti, 250 SMS e 6 Gigabyte di Internet: i minuti e gli SMS resteranno tranquillamente utilizzabili, ma i dati no; anche in questo caso sarò possibile utilizzare al massimo due Gigabyte, nonostante il nostro piano nazionale ne preveda sei.
Dall’entrata in vigore dei primi provvedimenti per ridurre i costi del roaming, i prezzi nazionali sono addirittura diminuiti, e dunque secondo l’UE non c’è motivo per cui questo trend debba invertirsi. Le regole sul prezzo dei dati sono state create con questo scopo.
La legge di attuazione adottata dalla Commissione nel dicembre 2016 lascia comunque un piccolo salvagente: è previsto un sistema eccezionale e temporaneo di deroga, autorizzato eventualmente dai regolatori nazionali, nel caso in cui la fine delle tariffe di roaming in un mercato specifico possa portare ad aumenti dei prezzi interni per i clienti del gestore.
La deroga può essere autorizzata solamente se le perdite al dettaglio dell’operatore sono equivalenti o superiori al 3% o più del suo margine sui servizi mobili.
In pratica, dal 15 giugno 2017, noi Italiani potremo viaggiare negli altri Paesi membri dell’Unione Europea e utilizzare minuti, SMS e dati inclusi nelle nostre Vodafone Special, TIM Special, Tre ALL-IN, Wind All Inclusive ecc. senza dover pagare cifre aggiuntive oltre a quelle mensili italiane, ammesso di seguire le regole e le limitazioni di cui sopra.
Il roaming gratuito sarà disponibile in tutti i ventotto Paesi dell’Unione Europea: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Spagna, Svezia e Regno Unito.
Per gli altri Paesi dell’Area Economica Europea (Islanda, Liechtenstein e Norvegia) il roam like at home verrà introdotto poco dopo il 15 giugno.
Attualmente il Regno Unito fa ancora parte a tutti gli effetti dell’Unione Europea, in quanto il processo per la Brexit è appena iniziato e ci vorranno alcuni anni prima che venga concluso, quindi il roam like at home sarà disponibile anche nel Regno Unito.
Una volta conclusa la Brexit, la possibilità di navigare senza costi di roaming in terra inglese dipenderà probabilmente dagli accordi commerciali tra l’Unione Europea e il Regno Unito.
Operatori italiani: a che punto siamo?
Wind è stato il primo operatore ad annunciare la fine dei costi di roaming in Unione Europea: a partire dal 24 aprile scorso tutti i clienti del gestore arancione possono utilizzare il proprio bundle (chiamate, SMS e dati) all’estero come in Italia.
Il roaming gratuito dovrebbe essere disponibile per i clienti 3 e TIM a partire della prossima settimana, mentre non ci sono ancora annunci ufficiali da parte degli altri principali operatori nazionali: si attendono nelle prossime settimane annunci da parte di Vodafone e tanti altri.