Roccadaspide. Maxi consulenza da 200.000 euro. L’Ordine degli Architetti diffida la Comunità “Calore”: «Il bando va annullato»
Un avviso pubblico per l’incarico di direzione dei lavori, di coordinamento dell’ufficio di direzione, di rendicontazione alla Regione, di sicurezza per gli interventi di forestazione e bonifica: l’Ordine degli Architetti della provincia di Salerno diffida la comunità montana “Calore salernitano” di Roccadaspide e chiede l’annullamento del bando. Diverse le violazioni riscontrate nella procedura sintetizzate in […]
Un avviso pubblico per l’incarico di direzione dei lavori, di coordinamento dell’ufficio di direzione, di rendicontazione alla Regione, di sicurezza per gli interventi di forestazione e bonifica: l’Ordine degli Architetti della provincia di Salerno diffida la comunità montana “Calore salernitano” di Roccadaspide e chiede l’annullamento del bando. Diverse le violazioni riscontrate nella procedura sintetizzate in una nota, a firma della presidente Maria Gabriella Alfano, inviata al dirigente del settore tecnico e Rup Francesco Salerno. All’ente montano si chiede l’annullamento della procedura per l’affidamento dell’incarico, per riproporre il bando «emendato dai vizi censurati con conseguente integrale rinnovazione delle procedure». Tra le contestazioni, il corrispettivo previsto per il professionista per le prestazioni: «Il corrispettivo risulta quantificato in 207.322 euro, appena al di sotto del limite della soglia comunitaria di 209.000 euro – si legge nella diffida – in modo del tutto generico e senza lasciar comprendere il metodi di calcolo e le tariffe utilizzate, limitandosi evasivamente ad assumere l’applicazione dei criteri fissati dal D.M. Giustizia del 17/06/2016». La nota evidenzia che «è obbligatorio riportare nella documentazione di gara il procedimento adottato per il calcolo dei compensi posti a base di gara, inteso come elenco dettagliato delle prestazioni e dei relativi corrispettivi. Ciò permette ai potenziali concorrenti di verificare la congruità dell’importo fissato». Nell’avviso, inoltre, «non vengono identificate le opere cui appartengono gli interventi secondo classi e categorie. Solo attraverso questo riferimento è possibile richiedere il possesso del requisito professionale, determinando l’entità dello stesso». L’Ordine degli architetti ritiene «del tutto illegittimo il riferimento al criterio delle prestazioni professionali analoghe, identificate nella direzione dei lavori e prestazioni connesse». Un ulteriore vizio censurato riguarda il termine ultimo (19 maggio) per la ricezione delle offerte di soli 15 giorni dalla pubblicazione «in alcun modo vengono giustificate dalla stazione appaltante le ragioni, che hanno reso impossibile attivare le procedure di scelta del contraente con adeguato anticipo rispetto alle esigenze di espletamento del servizio. Le ragioni di urgenza indicate dalla legge sono di natura oggettiva e non possono essere autoalimentate dai ritardi della pubblica amministrazione». Sulla scorta di questi rilievi l’Ordine degli architetti diffida la comunità montana “Calore Salernitano”, presieduta da Angelo Rizzo, nella persona del dirigente del settore tecnico nonché rup Francesco Salerno, a «disporre senza indugio, nell’esercizio dei poteri di autotutela amministrativa, l’annullamento del bando e a riproporlo emendato dai vizi censurati, con conseguente integrale rinnovazione delle procedure, riservandosi in difetto la segnalazione all’Anac e l’esercizio della tutela giurisdizionale». A quanto sembra, però, l’ente montano non avrebbe proceduto all’annullamento del bando, al quale avrebbe presentato domanda di partecipazione un solo professionista per ottenere l’incarico. (La Città)