Salernitana. Il ritorno di Rosina. Il capitano al fianco di Coda e Sprocati. Scintille tra Bollini e Improta
A Carpi gioca chi segna, cioè Coda. Il centravanti si è sbloccato e adesso insegue il quindicesimo gol stagionale che gli frutterebbe un altro bonus contrattuale. Durante le prove blindate che la squadra ha sostenuto all’Arechi, Bollini gli ha di nuovo affidato lo scettro dell’attacco. Ha poi messo su il resto della formazione guardando negli […]
A Carpi gioca chi segna, cioè Coda. Il centravanti si è sbloccato e adesso insegue il quindicesimo gol stagionale che gli frutterebbe un altro bonus contrattuale. Durante le prove blindate che la squadra ha sostenuto all’Arechi, Bollini gli ha di nuovo affidato lo scettro dell’attacco. Ha poi messo su il resto della formazione guardando negli occhi i calciatori. «Giocherà chi ha motivazioni superiori agli altri», aveva annunciato dopo il ko col Frosinone che ha frenato la corsa ai playoff. Può avere motivazioni meno forti chi finisce per qualche minuto dietro la lavagna? È capitato ieri ad Improta: raggiunta a marzo la ventesima presenza (con bonus) smaniava di giocare ancora e freme tuttora. Bollini, però, darà la precedenza a Sprocati e soprattutto a Rosina, quest’ultimo venuto fuori dalla naftalina dopo una partita trascorsa a guardare il Frosinone sopravanzare in tutto la Salernitana. Dunque non tocca ad Improta che ha messo il broncio. Bollini gliel’ha fatto notare e gli ha chiesto di rimettersi al passo. È stato un attimo: a fine allenamento un dialogo sereno con Bollini e la stretta di mano tra calciatore e mister è servita a far rientrare tutto nel contesto della «sana ambizione» tanto cara al tecnico. Che però adesso deve provare a dare un senso alla coda del campionato, aiutato dai suoi uomini. Si procede per inerzia perché i numeri mettono i granata quasi spalle al muro: a -4 dal Carpi con 3 giornate da disputare serve un mezzo miracolo sportivo per ritornare in gioco e tentare un inserimento nei playoff all’ultima curva. È più realistico, invece, immaginare di chiudere bene il campionato dando tutto per la maglia, magari vincendo il derby con l’Avellino che sarebbe anche un cadeau da consegnare al popolo granata. Prima, però, c’è il Carpi al quale Rosina fece gol all’andata. Lui giocherà. Potrebbe essere utilizzato anche da suggeritore di Coda e di Joao Silva (a lungo pungolato nelle prove) ma Bollini aveva detto che «almeno uno con le caratteristiche di Sprocati o di Improta serve sempre alla squadra» e quindi il portoghese dovrebbe inizialmente accomodarsi in panchina, alla stregua di Donnarumma, a vantaggio di Sprocati. Il tecnico dovrà poi decidere il terzo centrocampista, quello di sinistra. Gli altri li ha già scelti. È una specie di selezione naturale: complici la squalifica di Minala e la convalescenza di Busellato, ritornerà utile Odjer che agirà sul fianco destro di Ronaldo. A sinistra, invece, Zito è favorito su Della Rocca. Contro il Carpi che in casa nelle ultime due gare ha messo il turbo segnando quattro gol e subendone uno, la Salernitana deve ricostruire le proprie certezze. Prima del Frosinone le aveva ritrovate in difesa «ma abbiamo sbagliato tutte le marcature preventive – aveva spiegato Bollini – ci siamo fatti male da soli». Il turnover è obbligato e riguarderà innanzitutto le fasce: a destra rientra Perico che è reduce dalla squalifica e a sinistra trasloca Bittante perché dovrà sostituire lo squalificato Vitale. Bernardini e Tuia dovrebbero fare coppia al centro della difesa ma Schiavi non ha ancora perso la speranza di ritrovarsi nell’undici base. Stamattina allenamento di rifinitura. Dopo il pranzo, partenza per Carpi. (La Città di Salerno)