Salerno. Cimitero, il Comune non ha i soldi per fare le pulizie. Sono state realizzate nuove aree e il personale è insufficiente
È la mancanza di personale il motivo per cui, soprattutto la parte di recente costruzione del cimitero salernitano, almeno da un mese e mezzo, versa in condizioni di degrado. Sono molti i cittadini che lamentano di ritrovarsi in condizioni di grande disagio quando vanno a visitare le tombe dei propri defunti tra escrementi di piccioni, […]
È la mancanza di personale il motivo per cui, soprattutto la parte di recente costruzione del cimitero salernitano, almeno da un mese e mezzo, versa in condizioni di degrado. Sono molti i cittadini che lamentano di ritrovarsi in condizioni di grande disagio quando vanno a visitare le tombe dei propri defunti tra escrementi di piccioni, fiori secchi e rifiuti vari lasciati da chi si preoccupa poco del rispetto degli spazi pubblici. Solo nove dipendenti di Salerno Pulita, infatti, devono assicurare lo svuotamento dei cassonetti, la pulizia dei viali e delle piazzette, la manutenzione del verde per una superficie di almeno 140.000 metri quadrati. «Il numero del personale non è adeguato per far fronte a un lavoro immane e per ovvie ragioni non può assicurare la pulizia giornaliera di tutta l’area cimiteriale”, spiega Angelo De Angelis, segretario generale della Cgil Funzione pubblica di Salerno. «Sono almeno otto mesi che attendiamo il rinnovo da parte del Comune del Contratto di servizio che dovrebbe far aumentare il numero delle risorse messe a disposizione da Salerno pulita aggiungendo almeno altre sei unità, ma l’Amministrazione e in particolare il sindaco che ha questa delega continua a dirci che non ci sono le risorse per poter avviare la procedura. Il direttore e i lavoratori fanno il massimo, ma più di questo non gli si può chiedere». Quando fu stipulato il Contratto di servizio con Salerno Pulita, ancora vigente, non era stata ancora realizzata la parte nuova del cimitero; ora, invece, sarebbe indispensabile provvedere all’iniezione di nuovo personale addetto alle pulizie per poter assicurare alla struttura un minimo di decoro. E, per rispondere alla mancanza di fondi pubblici, la Cgil ha avanzato al Comune un progetto che prevede una sorta di autofinanziamento con risorse che il Cimitero potrebbe incamerare e riutilizzare senza costi aggiuntivi per le casse comunali. In sostanza, il sindacato propone di rimettere a disposizione dei salernitani le concessioni di quei fossi che sono abbandonati da almeno 80 anni. In tutto si stima che possano essere 500, con un guadagno medio per ciascuno di circa 3.000 euro. «Così facendo – spiega – si assicurerebbe alle famiglie un’adeguata sepoltura per i loro defunti, si metterebbe in moto il lavoro delle imprese che sarebbero impegnate a costruire nuove tombe, si farebbe fronte a una domanda purtroppo sempre presente e, fatto non di poca importanza – aggiunge De Angelis – il Comune potrebbe guadagnare almeno 2 milioni di euro con i quali adeguare il numero del personale e assicurare maggior decoro per questo enorme spazio». Così il cimitero riuscirebbe a guadagnare fondi che potrebbero essere reinvestiti per far fronte a una situazione che, nonostante gli sforzi dei lavoratori, rischia di diventare emergenziale. Stesse considerazioni quelle del direttore del cimitero Filomeno Di Popolo: «Con il numero di addetti a disposizione facciamo già miracoli», afferma spazientito. (La Città)